ROMA -Gli hanno lesionato tutti gli organi interni, compresi i polmoni, la milza, il pancreas. Compreso il cuore che era praticamente spaccato in due parti da una lesione di circa sette centimetri. Gli esiti degli esami preliminari dell’autopsia sul corpo di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo italiano di origine capoverdiana vittima del brutale pestaggio di Coleferro, la notte dello scorso 6 settembre, confermano una volta di più l’assoluta e insensata ferocia con cui i fratelli Bianchi hanno messo fine alla sua giovane vita.
traumi riportati da Willy erano talmente importanti che i tecnici di Torvergata, nella loro relazione, non escludono nemmeno l’ipotesi – per quanto solamente in teoria – che nel pestaggio possano essere state utilizzate armi contundenti, come un bastone, una spranga o un tirapugni, come del resto gli indagati avevano già fatto in passato. In sostanza – si legge nella relazione – la vittima è stata vittima “di un complesso traumatismo che si è realizzato con più azioni lesive”.
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