Una ventina di lettere che Patrick Zaky ha inviato dal carcere a famiglia e amici non sono mai state recapitate. Lo denuncia la rete di attivisti che chiede la liberazione dello studente egiziano, iscritto a un master dell'Università di Bologna e detenuto da quasi sei mesi nel suo Paese, accusato di propaganda sovversiva.
Il dettaglio è emerso nell'incontro dei giorni scorsi tra Patrick e i familiari, il primo da quando è in carcere.
"Negli ultimi cinque mesi e mezzo, la famiglia di Patrick - spiegano gli attivisti su Facebook - ha ricevuto da lui solo due brevi lettere, e ha inviato decine di lettere per Patrick.
"Non conosciamo - proseguono - il motivo per cui privare qualcuno, la cui libertà è già limitata, di messaggi che contengono solo sostegno, amore e qualche notizia di calcio sulle sue squadre preferite".
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