BUSTO ARSIZIO ( VA )– Il comitato contro l’ospedale unico torna ad alzare la voce: «Dopo la pandemia il nostro “No” è diventato ancora più forte, perché il Covid ci ha insegnato che serve una medicina territoriale più forte. E non un ospedale che chiude i due nosocomi di Busto e Gallarate». Presidio in via Milano a Busto Arsizio questa mattina, 11 luglio, con mascherine, distanziamento e cartelli
al posto dei volantini, per avvicinare i cittadini e convincerli a
sostenere la battaglia contro il maxi-progetto di Regione Lombardia.
Ci sono «ancora più motivazioni» per dire No, secondo il Comitato per il diritto alla salute del Varesotto, che porta avanti da tempo la battaglia contro l’ospedale unico: «250 posti letto in meno, tempi d’attesa più lunghi e meno possibilità per curarci»
Non sono stati abbastanza gli sprechi e gli abusi dei palazzinari delle precedenti amministrazioni della Regione Lombardia con Formigoni & C. ? E' mai possibile che 50 persone che compongono la maggioranza dell'attuale amministrazione regionale possono strafare impunemente, fregandosene del parere e dei soldi di circa 900.000 abitanti della provincia di Varese ? Se non vogliono indire un referendum facciano almeno un sondaggio !
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