venerdì 31 luglio 2020

CANE DA GUIDA NON PUO' PORTARE ANELLI AL MATRIMONIO CATTOLICO DI DUE NON VEDENTI .

Il cane guida per i non vedenti: facciamo chiarezza ...

ROMA - La vicenda è accaduta quattro anni fa , ma è stata " rinfrescata " da una attenta signorina . 
Il cane in chiesa no. Che porti le fedi alla coppia sull’altare, mai e poi mai. Poco importa che i futuri moglie e marito siano ciechi e che di Jenny, il loro labrador angelo custode non possano fare a meno.
Il niet arriva da Don Fabrizio Benincampi, uno dei pochi parroci romano de Roma, da poco arrivato alla guida della parrocchia di San Francesco Saverio, alla Garbatella. La delusione è enorme per Lucia Lamberti, 58 anni, e il fidanzato spagnolo Oscar Gorri, di 50. «Con questo divieto mi hanno tolto ogni illusione» spiega Lucia. «Dicono che la liturgia non prevede la partecipazione di chi non può fare la comunione o prendere sacramenti, che il cane non fa parte della nostra vita, che gli animali non hanno coscienza. Ma come è possibile? Senza Jenny, che da sempre è con noi, non potremmo fare nulla. E San Francesco? Mica li trattava così gli animali».
 «A lui ( il futuro marito) ho spiegato perché il loro cane non potrà mai portare le fedi all’altare – dice il parroco – Sono stato chiaro: la liturgia è per gli uomini e per le donne, gli attori sono i cristiani battezzati. Va rispettata anche la natura del cane che non deve essere umanizzato a tutti i costi. Questo labrador svolge una funzione preziosa, ma resti nel suo ruolo. San Francesco non faceva la messa per gli animali, al massimo ci parlava. Per me sarebbe facile assecondare, ma verrei meno al mio compito educativo. Il cane può entrare in chiesa, posso essere flessibile, ma se comincia ad abbaiare deve uscire e soprattutto non deve portare nulla in bocca»

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