mercoledì 15 luglio 2020

14 LUGLIO 1938 , DATA TRAGICA



C'è un giorno preciso, tra tutti, in cui il nostro Paese sprofondò nella vergogna. La più assoluta, totale, irredimibile. Quel giorno è il 14 luglio del 1938. Ottant'anni oggi. Quel giorno, anticipando di poche settimane la promulgazione della legislazione razziale fascista, che arrivò tra il settembre e ottobre 1938, fu pubblicato su “Il Giornale d'Italia” con il titolo "Il fascismo e i problemi della razza", il Manifesto degli scienziati razzisti, passato alla storia con l'espressione di "Manifesto della razza".

Firmato da alcuni scienziati italiani, Il "Manifesto della razza" divenne la base ideologica e pseudo-scientifica della politica razzista dell'Italia mussoliniana. Il documento contiene i risultati (o presunti tali) di uno studio condotto da un gruppo di scienziati e docenti universitari fascisti poco noti. I soliti mediocri tipica espressione del ventennio fascista. In esso si afferma che "le razze umane esistono", che "esiste ormai una pura razza italiana" e che "gli ebrei non appartengono alla razza italiana"


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