domenica 19 aprile 2020

FONTANA , DOPO AVER FATTO SCARICABARILE SUI TECNICI DA LUI SCELTI , lancia " UNA BUFALA PER INFANGARE LA GIUNTA LAZIO "



ROMA. Nessun caso Lombardia nelle Rsa del Lazio. La Regione governata da Nicola Zingaretti risponde così ad Attilio Fontana che durante un suo intervento a Radio Padania era stata chiamata in causa. Oggetto: una delibera simile in materia «presa senza contestazioni» mosse invece all'organizzazione lombarda.
«Caro Presidente Fontana prima di accusare si informi bene. Ancora una volta la Regione Lazio si trova a smentire una bufala diffusa per infangare il lavoro fatto durante questa emergenza dalla giunta Regionale del Lazio - si legge in una nota diffusa dalla Pisana - . Alcuni giornali, prendendo spunto da una richiesta di disponibilità fatta alle Rsa del territorio dalla Regione per creare strutture esclusivamente Covid, vorrebbero far credere al lettore che, al pari della Lombardia, il Lazio avrebbe facilitato il contagio nelle residenze dedicate agli anziani. È totalmente falso».

Una buona pratica validata dallo Spallanzani
«Quell’avviso pubblicato sul sito regionale aveva come obiettivo di individuare quelle Rsa disponibili a diventare centri Covid, ossia luoghi che avrebbero ospitato esclusivamente pazienti contagiati che non necessitavano di ricovero ospedaliero - viene specificato -. Questa scelta è stata fatta proprio per isolare totalmente i contagiati e contenere la diffusione del virus. Quindi nessuna promiscuità tra positivi e negativi, nessuna facilità nel contagio».


Lo staff di Zingaretti ribadisce che non c'è «nessun caso Lombardia nel Lazio» ma che nella regione ci sia «l'opposto di quanto sembra essere stato fatto» al nord. Affermando di aver scelto di «dividere e dedicare strutture esclusivamente al Covid».  
Si tratterebbe di «una buona pratica validata dall'Istituto Spallanzani, in piena conformità delle linee guida del ministero della Salute e che porterà ora anche all'apertura a Genzano di una Rsa covid totalmente pubblica proprio per continuare l'azione di divisione dei pazienti». 

Arriva anche il commento dell'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. «Fontana non si permetta di mistificare, nel Lazio si sono create Rsa esclusivamente Covid per pazienti positivi che secondo le indicazioni cliniche non necessitano di ricovero ospedaliero. Lunedì ne apriremo una interamente pubblica a Genzano di Roma. Capisco le enormi difficoltà di Fontana, ma dire che la Lombardia è come il Lazio è una mistificazione. Con un tasso di letalità 3 volte superiore e un numero di decessi nelle Rsa 18 volte superiore, secondo i dati dell'Isscredo che Fontana abbia tanto altro da fare che parlare del Lazio a Radio Padania». 
«Dispiace poiché noi abbiamo sempre aiutato ospitando pazienti di Milano, di Brescia, di Bergamo in un grande spirito di unità - continua D'Amato - e oggi prendendoci, su richiesta della Protezione Civile Nazionale, anche i tamponi dalla Valle D'Aosta, lo abbiamo fatto e lo faremo ancora se serve ad aiutare chi è più in difficoltà. Ricordo inoltre che il maggior numero di volontari medici andati nelle regioni del nord proviene proprio dal Lazio. Capisco la polemica politica, ma guai a smarrire la riconoscenza per il lavoro svolto».( Il secolo XIX )

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