È morto a 79 anni il giornalista Giulietto Chiesa. Era nato ad Acqui Terme, in Piemonte, il 4 settembre del 1940. Prima di iniziare la sua carriera nel giornalismo come redattore all’Unità, nel 1979, aveva studiato a Genova ed era stato dirigente nazionale della Federazione giovanile comunista Italiana (FGCI) e capogruppo per il Pci nel consiglio provinciale di Genova dal 1975 al 1979. Nel 1980 viene inviato dall’Unità a Mosca per seguire le Olimpiadi: viene poi confermato come corrispondente del quotidiano in Unione Sovietica, fino al 1990. In quegli anni, vissuti insieme alla compagna Fiammetta Cucurnia, inviata di Repubblica, impara la lingua e intesse relazioni a tutti i livelli nella capitale moscovita. Vince una borsa di studio del Woodrow Wilson International Center for Scholars con un progetto sulla democratizzazione dell’ex Urss e passa alla Stampa, come corrispondente e poi come editorialista, collaborando anche con testate televisive e radiofoniche italiane e internazionali.
In Russia resterà fino al 2000, scrivendo come notista per Il Manifesto.
Nei primi anni Duemila torna alla politica attiva: nel 2004 viene eletto al Parlamento Europeo nella lista Di Pietro-Occhetto- Società civile, per poi aderire come indipendente al gruppo del PSE. In Italia invece dà vita al Gruppo del cantiere per il Bene Comune insieme a Achille Occhetto, Paolo Sylos Labini, Elio Veltri, Antonello Falomi e Diego Novelli.
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