COVERCIANO ( Firenze )-Una professoressa della scuola media Mazzanti così si è rivolta agli studenti nel giorno della memoria: "
"Liliana Segre non la sopporto. E anche voi, ragazzi, non fatevi fregare da questi personaggi che cercano solo pubblicità”
Quindi l'ammonimento ai ragazzi: “E ora non andate a casa a dire ai vostri genitori che sono nazista e antisemita”.
E invece i ragazzi della Mazzanti, sui 12 anni, sono subito andati dai genitori, dopo la lezione.
Per raccontare loro cosa ha detto la prof sulla 90enne, superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana, che da mesi ormai è costretta a muoversi con la scorta, a causa delle quotidiane minacce che riceve, specie via social.
I genitori dei ragazzi hanno deciso di protestare con la dirigenza dell’istituto. Risultato: la prof, con le spalle al muro, si è vista costretta a tornare in classe e chiedere scusa. Ma le parole pronunciate qualche ora prima restano.
E scatenano reazioni indignate. “Apprendiamo con sconcerto quanto avrebbe detto ai suoi alunni, per di più nella Giornata della Memoria, un’insegnante di una scuola media di Firenze. Non possiamo che condannare qualsiasi parola contro una donna degna di ammirazione come Liliana Segre e qualsiasi intento che intenda relativizzare tragedie come la Shoah o sminuire veleni come antisemitismo, razzismo e fascismo - tuona la Cgil Firenze - Ci sgomenta poi il fatto che a pronunciare quelle inaccettabili parole sia stata una docente, una figura che dovrebbe formare i ragazzi e le ragazze nella scuola basata sulla Costituzione nata dall’antifascismo”.
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