sabato 23 novembre 2019

FINE VITA - E' ORA DI LEGIFERARE !



ROMA -Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni riferendosi alla sentenza della Corte Costituzionale sul suicidio assistito, di cui ieri sono state rese note le motivazioni. "Da oggi quelle persone che rientrano nelle condizioni stabilite dalla Consulta hanno già diritto a essere aiutate a morire: non serve una legge del Parlamento - prosegue - Anche i pareri del comitato etico sono elementi che non possono fermare la possibilità di ricevere questo aiuto da parte di un medico che lo voglia fare. Non c'è un problema dell'obiezione di coscienza: qui c'è la libertà del medico che decide di aiutare il paziente. Non si tratta del medico specialista come nella legge sull'aborto. Il problema dell'obiezione non è mai stato sul tavolo e non lo è dopo la sentenza della Corte".
Depositate le motivazioni della sentenza sul fine vita
Saranno le strutture pubbliche del Servizio sanitario nazionale a verificare l'esistenza delle condizioni che rendono legittimo l'aiuto al suicidio nei casi indicati dalla Corte costituzionale e delle relative modalità di esecuzione. Casi che ricorrono quando l'aiuto è prestato a una persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale, come l'idratazione e l'alimentazione artificiale, affetta da una patologia irreversibile, fonte di intollerabili sofferenze fisiche o psicologiche, ma che resta tuttavia pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli. Mentre un organo collegiale terzo, cioè il Comitato etico territorialmente competente, garantirà la tutela delle "situazioni di particolare vulnerabilità".


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