Abbiamo aspettato a lungo che lo facessero la politica, la magistratura; abbiamo visto saluti romani in un cimitero derubricati a "commemorazione funebre", gli ultrà della Lazio celebrare Mussolini a 50 metri da piazzale Loreto; abbiamo sentito per anni le curve violente degli stadi risuonare di slogan fascisti; abbiamo taciuto sul fatto che CasaPound supportasse i candidati di un partito di governo; abbiamo accettato in silenzio che tutto questo diventasse "libera articolazione del pensiero".
Ci voleva Facebook, un'azienda privata straniera, a ricordarcelo, e proprio il giorno dei cori neri in piazza Montecitorio: "Il fascismo non è un'opinione, ma un crimine".
( Tiziana Pesce )
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