BOLOGNA. Sedici anni, un tumore che le ha portato via l’energia ma non certo la voglia di lottare. Alle 5.45 del mattino di lunedì 18 marzo, all’aeroporto Marconi di Bologna, quella ragazza reduce dal terzo ciclo di chemioterapia, ha un solo desiderio: rientrare il prima possibile a casa, in un paese dell’Oristanese.
Deve salire a bordo di un aereo Ryanair alle 6.50 e arrivare ad Alghero alle 8. Ma quel volo non potrà prenderlo: «Ci spiace ma abbiamo chiuso l’imbarco bagagli da qualche minuto» si sente dire al check in. Prossima partenza utile? «Mercoledì». Ossia dopo due giorni.
A casa la ragazzina arriverà comunque lunedì, ma in tarda serata, con un’altra compagnia aerea, su un volo partito da un’altra città, e solo grazie all’ostinazione dello zio accompagnatore. Lo stesso
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