Un tribunale ha accertato quello che diciamo da tempo e cioè che non si tratta di lavoretti, ma di lavoro vero e proprio, eterodiretto e subordinato.
Per questo quei ragazzi devono avere tutti i diritti: ferie, malattie, salari adeguati.
Un passo piccolo, ma straordinario per la vita di migliaia di persone.
Mi permetterete di essere un po’ felice stasera, visto che da almeno tre anni seguiamo da vicino le vicende di questi ragazzi, avendo promosso iniziative, dibattiti, essendogli stati affianco nelle proteste e anche nella produzione di proposte.
Adesso si prosegua e si arrivi a definire il prima possibile un quadro normativo che li tuteli.
Intanto, volevo mandare un messaggio a tutti quelli che vengono a infestare questa pagina e non solo questa pagina, compresi alcuni sedicenti di sinistra, ammaliati dalla retorica stupida e velenosa dei Salvini di turno:
quando dite che noi non ci occupiamo dei lavoratori e del lavoro, semplicemente dite fesserie.
Questo di oggi è uno di quei casi che seguiamo da tempo e che può cambiare in meglio la condizione sociale per migliaia di persone. I vostri paladini che urlano “prima gli italiani”, dove sono? Con i padroni, ovviamente.
Ricordatevelo la prossima volta che verrete a commentare.
Sono molto contento per i lavoratori di Foodora e della altre piattaforme. ( Nicola Fratoianni )
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