lunedì 15 ottobre 2018

SINDACO DI STAZZEMA :LASCIAMO I BAMBINI FUORI DALLA CAMPAGNA ELETTORALE

L'immagine può contenere: cielo, nuvola, spazio all'aperto e natura  Sacrario di Sant'Anna di Stazzema .

Non era mai accaduto che per campagne politiche si mettessero di mezzo i bambini. 

La cosa bella nelle nostre scuole è quella purezza che si perde purtroppo con il passare degli anni per cui bambini di diversa provenienza, diverse religioni, diverso colore della pelle dopo pochi minuti superino barriere che la politica ci mette anni ad affrontare. 

Accade che adesso il comune di Lodi invece, di gettare ponti tra culture, semini discriminazione, chiedendo  per l’accesso ad esenzioni e riduzioni per i servizi scolastici alle famiglie straniere una documentazione che neppure il commercialista chiede per la dichiarazione dei redditi, costringendo i genitori di questi bambini a viaggi improbabili nelle nazioni di origine per poter produrre certificazioni che consolati, ambasciate non sono in grado spesso di rilasciare. 
Così i figli degli stranieri, magari nati in Italia, che magari parlano i nostri dialetti, devono pagare le tariffe per intero per il primo, secondo e terzo figlio e sono costretti a mandare i bambini a scuola con un panino. 
Mi hanno sempre insegnato che la mensa non è solo un momento di pausa prima del rientro pomeridiano, ma anche un momento che fa parte della didattica, perché si impara a mangiare sano e in modo corretto, si imparano le relazioni sociali. 
A Lodi si insegna, pur vivendo nello stesso Paese, pur pagando le stesse tasse, nonostante i bambini giochino agli stessi giochi e amino gli stessi calciatori o cantanti, che qualcuno per la propria appartenenza ad un’altra nazione ha diritti diversi. 
Dovremmo imparare dai bambini, non dar loro pessimi esempi. 
Io scriverò una mail al Sindaco di Lodi per esprimerLe sdegno e preoccupazione per questo suo gesto che non esito a definire razzista. Lasciamo stare almeno i bambini e lasciamoli fuori dalle campagne elettorali. 

Il Sindaco di Stazzema 
Maurizio Verona 

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