lunedì 15 ottobre 2018

ROBERTO BURIONI MEDICO




In rete troviamo quotidianamente racconti terribili di bambini che si sono ammalati o sono morti DOPO la vaccinazione. Sono però bambini che si sono ammalati DOPO la vaccinazione e non A CAUSA della vaccinazione."Facciamo un esempio. Un bambino, apparentemente sano, si vaccina contro il morbillo. Il giorno seguente subisce una crisi convulsiva e a successivi controlli si dimostra che è epilettico. I genitori – così come l’automobilista che ha appena sostituito una gomma e, forando, immagina che sia difettosa – pensano che sia stato il vaccino a farlo diventare epilettico.
La scienza medica, invece, con rigore parte da questa osservazione per farsi la vera domanda: l’epilessia è stata causata dal vaccino o si tratta di una semplice coincidenza, che si sarebbe potuta verificare anche con l’onomastico e il compleanno? Per rispondere non basta il buon senso della mamma, ci vuole il metodo scientifico, quello che ci ha consentito tutti i progressi che abbiamo fatto da Galileo Galilei in poi.Prima di tutto ci si preoccupa di osservare l’incidenza dell’epilessia tra i bambini vaccinati e quelli non vaccinati: se il vaccino è una causa, si troveranno più epilettici tra i vaccinati. Ma la percentuale di bambini epilettici è identica nei due gruppi, e già questo dato indica che il vaccino non ha un ruolo nell’insorgenza dell’epilessia.Poi, perché non si sa mai, si fa la controprova e si controlla se tra gli epilettici non c’è per caso un numero maggiore di vaccinati rispetto ai non epilettici: se la vaccinazione è la causa, troveremo più vaccinati tra gli epilettici. La percentuale dei vaccinati è identica, il che conferma che il vaccino non c’entra nulla.
Già qui ci si potrebbe fermare, ma i ricercatori – forse li conoscete – sono molto testardi e diffidenti, quindi continuano. Cominciano a seguire i bimbi che hanno avuto il primo episodio convulsivo dopo il vaccino e quelli che l’hanno avuto in un’altra occasione, per vedere se l’epilessia insorta dopo il vaccino decorre in maniera più grave. Scoprono che l’evoluzione è identica. Controllano se le vaccinazioni aggravano una preesistente epilessia: anche in questo caso il vaccino non ha alcun effetto sul decorso della malattia.Basterebbe, ma in realtà la medicina va avanti, perché – come diceva Goethe – il sapere è come una sfera che crescendo aumenta il suo contatto con l’infinito.
Infatti fino a qualche tempo fa non si aveva la minima idea di cosa causasse l’epilessia nei bambini. Adesso, grazie a studi molto sofisticati che si avvalgono delle nuove mirabolanti tecniche di sequenziamento del DNA che sono riuscite a svelare l’intero genoma umano, si è potuto dimostrare che l’epilessia nei bambini non viene a caso (o per volontà degli dei, come si credeva un tempo), ma è provocata da precise alterazioni genetiche.


Ecco che ad alcuni ricercatori olandesi, che si occupano da sempre di epilessia nei bambini e quindi ne fanno una questione di vita o di morte, viene un’idea. Vanno a ripescare i nomi di tutti i bambini che hanno avuto crisi convulsive dopo le vaccinazioni (990 negli anni dal 1997 al 2006, su alcuni milioni di vaccinati). Li studiano e si accorgono che la grandissima parte di queste crisi è passata spontaneamente e senza conseguenze, risolvendosi solo con una gran paura (come accade per le convulsioni febbrili nei bambini). Invece in 26 casi questa prima crisi convulsiva è stata l’inizio di una sindrome epilettica. In altre parole, in questi 26 casi i bambini erano sani, si erano vaccinati e dopo la vaccinazione avevano avuto una crisi epilettica, che era stata la prima di una lunga serie.Un antivaccinista, vedendo un bimbo sano che si ammala o muore dopo essersi vaccinato, avrebbe sicuramente affermato che la colpa è tutta della vaccinazione e avrebbe chiuso la questione con un post nel suo sito Internet o con un bel video su YouTube. Invece gli inarrestabili olandesi sono andati a cercare uno a uno quei 26 bambini (alcuni già ragazzi), ai quali era stata poi diagnosticata una sindrome epilettica, e quando ne hanno trovati 23, si sono messi a controllare se nel loro genoma erano presenti quelle alterazioni che ora sappiamo essere responsabili dell’insorgenza dell’epilessia nei bambini.
Indovinate un poco? Quasi tutti i bambini che hanno sviluppato l’epilessia avevano proprio questi difetti genetici. Il vaccino non ha avuto altro ruolo che quello di svelare una malattia preesistente, in quanto una vaccinazione potrà causare tutti i mali del mondo, ma neanche gli antivaccinisti più fanatici possono incolparla di provocare un’alterazione nei geni che sono stati ereditati (già alterati) dai genitori.Insomma, è come se una persona stonata si mettesse a cantare: fino a quando non comincia a cantare, non sappiamo che è stonata, ma a nessuno verrebbe in mente di dire che sia stata la canzone a farla diventare stonata!
Con il vaccino accade la stessa cosa: un bambino ha dei difetti genetici, o congeniti, che causeranno l’epilessia, e il vaccino semplicemente li svela, senza avere alcun ruolo nel causarli o nell’aggravarli. Se il problema non fosse svelato dal vaccino, a farlo sarebbe uno degli innumerevoli stimoli che sono in grado di suscitare una crisi convulsiva (videogiochi inclusi). Per farla breve, immaginate di entrare in una stanza di notte e di vedere una crepa nel muro: il vaccino è la lampadina che emette la luce e vi consente di vederla. Ma, vaccino o no, con l’arrivo del giorno di lì a poco ve ne sareste accorti.Tutto questo non è scontato, naturalmente. Ci vuole rigore e non è sufficiente il buon senso di una mamma – che vede l’epilessia manifestarsi dopo la vaccinazione e trae ovvie conclusioni – e neppure basta l’“esperienza personale” che i medici antivaccinisti in continuazione tirano fuori, perché in questo caso l’esperienza personale non serve proprio a nulla, se non a dire scemenze.
Ci vogliono anni di lavoro, esperimenti complicatissimi, studi in doppio cieco. Però alla fine di tutto, invece di vaghe e inutili falsità, come: “Nella mia esperienza l’epilessia è causata dalla vaccinazione”, oppure: “Il bambino era sano e la vaccinazione l’ha rovinato”, c’è una spiegazione, una verità scientifica, che illustra come i vaccini non causino in alcun modo l’epilessia. Insomma, è necessario un sacco di sudore, ma alla fine si ha un fatto e non un’opinione.
Dunque non fatevi ingannare dalle mamme, che magari in buona fede affermano che il loro bambino è stato rovinato dal vaccino."
Insomma, i vaccini attualmente in uso sono efficaci e sicurissimi e non solo non hanno rovinato nessun bambino, ma ne hanno salvati molti milioni. Danni gravi potevano avvenire un tempo con vaccini che non si usano più. Potete dunque vaccinare in tutta tranquillità (come peraltro ho fatto io con mia figlia) , anche se qualcuno si diverte a instillare nel vostro animo insensate paure.
In realtà non c'è nulla di cui avere paura, se non della paura stessa.
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PS: il brano tra virgolette è preso dal mio libro "il vaccino non è un'opinione", uscito nel settembre 2016 per Mondadori.
Fonti: la frase finale è di F.D. Roosevelt.
Riferimenti bibliografici
Brown, Natasha – Berkovic, Samuel – Scheffer, Ingrid, Vaccination, seizures and “vaccine damage”, in “Current Opinion in Neurology”, 2, 20, 2007, pp. 181-87.
Gerber, Jeffrey S. – Offit, Paul A., Vaccines and autism: a tale of shifting hypotheses, in “Clinical Infectious Diseases”, 4, 48, 2009, pp. 456-61.
Tartof, Sara Y., et al., Inpatient admission for febrile seizure and subsequent out-comes do not differ in children with vaccine-associated versus non-vaccine associated febrile seizures, in “Vaccine”, 48, 32, 2014, pp. 6408-414.
Verbeek, Nienke E., et al., Effect of vaccinations on seizure risk and disease course in Dravet syndrome, in “Neurology”, 7, 85, 2015, pp. 596-603.
Verbeek, Nienke E., et al., Etiologies for seizures around the time of vaccination, in “Pediatrics”, 4, 134, 2014, pp. 658-66.

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