tra due giorni, mercoledì 1 agosto, sarà nominato il nuovo presidente della RAI.
È un incarico molto delicato e la legge vuole che sia scelta una figura di garanzia, ovvero di equilibrio per il servizio pubblico, che tutti noi paghiamo, a prescindere dagli orientamenti politici e in sintonia con le istituzioni più alte.
La nomina deve avvenire attraverso il Consiglio di amministrazione RAI con il parere favorevole della Commissione parlamentare di Vigilanza.
Invece il governo ha già imposto Marcello Foa, un giornalista apertamente schierato dalla parte della Lega e dei sovranisti anti-Europa. Foa ha usato parole di disprezzo contro il presidente della Repubblica, come “dittatura” e “disgusto”.
Non solo. L'indicazione del governo è contro la legge per incompatibilità. Infatti il presidente RAI non può essere titolare “di cariche in società concorrenti”, mentre Foa è amministratore delegato di un gruppo editoriale concorrente alla RAI.
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