Un appello di oltre 400 donne Dem al vertice del partito ("sempre più chiuso" e trincerato "dietro trattative di soli uomini") per tornare a essere protagoniste. A promuoverlo è Francesca Puglisi, già presidente della Commissione contro il femminicidio del Senato. Nel documento, oltre a dire che non ci si può più fidare del gruppo dirigente, e a ribadire l'opposizione alle "pluricandidature di poche" per eleggere "più uomini", si chiede che "le Regioni a guida Pd introducano la doppia preferenza di genere nelle leggi elettorali".
"Per la prima volta - si legge nel documento firmato da oltre 460 donne - il Pd è sovrastato nella rappresentanza femminile parlamentare dal M5S e dalla destra e mentre chi ha vinto le elezioni affida la leadership dei gruppi parlamentari e le cariche istituzionali alle elette, nel PD un gruppo dirigente sempre più chiuso e muto si trincera in delegazioni e "trattative" di soli uomini". "Nella scorsa legislatura, anche grazie alle primarie con la doppia preferenza di genere - si osserva - eravamo il gruppo più rosa del Parlamento. Abbagliate dal primo Governo con il 50 e 50, ci siamo fidate. Abbiamo pensato: è fatta. Un errore politico fatale che non ripeteremo mai più". "Mai più - aggiungono - pluricandidature femminili di poche per far eleggere molti uomini. Sono bastate le pluricandidature di 8 donne per escludere 39 candidate e favorire l'elezione di altrettanti uomini. Il cinismo non ha sortito pienamente i propri effetti perché il "flipper" si è incagliato nella batosta elettorale. Il tutto in violazione palese dello Statuto e nel silenzio degli organismi preposti al controllo".
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