domenica 4 marzo 2018

MORTE DI UN CALCIATORE -RIFLESSIONI

Un giocatore di 31 anni, perfettamente in forma, accuratamente controllato, l'immagine stessa della salute, muore improvvisamente nella notte, lasciando la moglie e una figlia piccola.
Al dolore e alle condoglianze per la famiglia non si può non aggiungere il pensiero sula nostra fragilità e su quanto la nostra scienza sia talvolta impotente nell'allontanare la malattia e la morte.
Quando chiesero ad Albert Einstein a che punto fossero i progressi della conoscenza , lui rispose: «Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza, al confronto con la realtà, è primitiva e infantile: eppure è tutto quel che abbiamo"
Un giorno i posteri, sapendo molto più di noi, ci compatiranno per non avere saputo salvare un ragazzo così giovane, come oggi compatiamo chi moriva nel fiore degli anni di polmonite, ora sconfitta dagli antibiotici. A noi non rimane che piangerlo e tentare di andare avanti per arrivare il prima possibile a un mondo dove Davide Astori oggi pomeriggio sarebbe in campo, e questa sera a casa con sua moglie e la sua bambina.
ROBERTO BURIONI .MEDICO 

Condiviso da Andrea Bagaglio Medico 

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