sabato 24 marzo 2018

ADOTTARE UN CANE O UN GATTO E' UN ATTO D'AMORE, NON UN LUSSO !



#IPIÙTASSATI

I SOTTOSCRITTI CITTADINI
anche ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione;
 
PREMESSO CHE:
 
  • nelle famiglie italiane vivono circa 60 milioni di animali, tra cui 7 milioni di cani e circa 7 milioni e mezzo di gatti, che sono parte integrante della famiglia;
  • l’IVA per le prestazione veterinarie e il cibo per animali è al 22%, ai massimi storici e fra le più alte d’Europa;
  • le prestazioni veterinarie sono da considerarsi prestazioni di pubblica utilità, al pari di quelle umane che, a differenza di quelle veterinarie, sono esenti da IVA;
  • i farmaci veterinari costano anche fino a otto volte di più dei farmaci a uso umano contenenti lo stesso principio attivo;
  • il medico veterinario può prescrivere un medicinale a uso umano solo in assenza di un farmaco veterinario registrato;
  • l’elevato prezzo del farmaco veterinario può causare una difficoltà di accesso alla terapia degli animali, soprattutto se affetti da patologie croniche;
  • chi non presta le cure adeguate a un animale di cui è detentore commette un reato ai sensi del Codice penale;
  • le spese veterinarie sono rimborsabili solo in piccola parte: il massimo detraibile è di 49,06 euro indipendentemente dal numero di animali che vivono con il contribuente;
  • il randagismo ha un costo di oltre 100 milioni di euro l’anno per il solo mantenimento dei cani in canile e nel 2016 si è registrata una diminuzione delle adozioni dell’8,4%;
  • le famiglie italiane, ma anche i Comuni, devono sostenere spese veterinarie e di mantenimento degli animali anche molto elevate e ciò scoraggia l’adozione e determina un aggravio di costi per le Amministrazioni
  •  
    CHIEDONO
     
    • la riduzione dell’IVA sulle prestazioni veterinarie e sul cibo per animali non detenuti a scopo di lucro, per passare dal 22% (la stessa aliquota IVA applicata ai beni di lusso) a un’IVA agevolata;
    • l’abbattimento dei costi sproporzionati dei farmaci veterinari con il riconoscimento del farmaco generico anche in veterinaria e dell’uso del farmaco-equivalente;
    • l’aumento della quota di detrazione dalla dichiarazione dei redditi delle spese veterinarie e dei farmaci veterinari, rendendola totale per chi adotta un cane o un gatto.

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