mercoledì 10 gennaio 2018

OSPEDALE DI ANGERA - COMUNICATO PER AMOR .

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Monitorare i reparti, il confronto e l’ascolto costante con il personale è una parte importante dell’attività di Amor. In primo luogo per capire e per confortare chi sta lavorando per noi, ovvero medici, infermieri, ostetriche. Sempre, fin dal primo giorno di occupazione a oggi, le nostre scelte, cosa fare, cosa dire ai giornali, come dirlo, come comunicare sui social, tutto parte dalla massima correttezza con il personale: prima viene il rispetto del loro lavoro, la loro tutela in un sistema che purtroppo li sottopone a pressioni al limite del mobbing. Urlare al mondo informazioni nel modo sbagliato, o scorretto, può danneggiare molto chi già è in difficoltà per garantirci i servizi. Che l’ospedale soffre è cosa nota, lo denunciamo da molti mesi e il Comitato spontaneo lo fa da ben prima di noi. 
L’ospedale soffre moltissimo, certo, ma funziona ed è preziosissimo per il territorio. La pediatria e il pronto soccorso pediatrico, per esempio, in questi giorni sono fondamentali: senza Angera, gli altri ospedali più grossi non ce la farebbero ad assistere tutti, sarebbe il collasso totale. Lo stesso si può dire per tutti gli altri reparti, Punto nascite compreso, che svolge egregiamente e con la massima professionalità il suo lavoro, un punto di riferimento per il territorio. Anche senza primario, sì, con medici di grande esperienza e preparati, e grazie anche all’apporto dei pediatri mandati da Varese e Milano, persone stupende: questi medici, che agli inizi di questo accordo, erano timorosi, scettici, dubbiosi, ora sono integrati, ci credono, lavorano bene e sono rassicurati da come si lavora ad Angera. Non è poco.
Le difficoltà ci sono, la politica ha le sue responsabilità ed è evidente da più di un anno che l’Asst Valle Olona, con i suoi dirigenti, voglia chiudere i rubinetti al nostro ospedale. Eppure, il nostro personale lavora e ci crede, con noi. Giusto incazzarsi e manifestare per svegliare la politica. Ma, anche se la politica dovesse svegliarsi, non basta: la protesta ci vuole (se e quando serve), ma poi ci vuole il senso di responsabilità del territorio, la voglia di instaurare una collaborazione seria, vera, concreta, tra territorio e medici. Se i medici non sono motivati e il territorio se ne frega, l’ospedale non avrà mai futuro e nessun politico avrà la soluzione in tasca. Amor protesta sì, siamo pronte a rifare tutto daccapo, ma urlare può non bastare: ecco il senso dell’impegno delle mamme di Amor, accanto a chi lavora dentro l’ospedale.

( Alessandra Doridoni per AMOR )

LA MIA VALUTAZIONE  ...NOI CI BATTIAMO E GLI UTENTI VANNO A VARESE !.Occorre che le mamme siano maggiormente informate e seguano ,meglio la situazione dell'ospedale di Angera . Nonostante le nostre battaglie ,alla fine dello scorso anno una mamma di Vergiate è andata a partorire a Varese . Il nonno , che conosco , si è lamentato con me per il problema dei posteggi .Inoltre una mamma di Mercallo si è lamentata su FB perchè il giorno dell'epifania ha portato al figlia all'ospedale di Varese con tempi di attesa biblici . Di fronte al mio disappunto ha scritto che non sapeva se la Pediatria di Angera fosse aperta ...e per sicurezza l'ha portata a Varese . La signora , che conosco , ...è pure laureata . Una telefonata no ! Queste cose ti fanno cascare le braccia .- 

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