domenica 21 gennaio 2018

FERROVIE ITALIANE LICENZIA LAVORATORE CHE FA GARA CICLISTICA MENTRE E' A CASA IN INFORTUNIO



Rete Ferroviaria Italia (Rfi) licenzia dopo 38 anni di servizio .
Il  13 giugno del 2014  la società contestò al lavoratore di aver partecipato, nel 2011, a due gare ciclistiche di gran fondo - la «Liotto-Città di Valdagno», di 123 km; inoltre la «Fi:ZI:k», sugli 83 km (ma con 1.765 metri di dislivello) - in un periodo in cui era a casa in infortunio. Il dipendente aveva replicato di non aver partecipato, era il 10 aprile 2011, alla «Liotto-Città di Valdagno» proprio a causa dello schiacciamento di una falange del piede accaduto sul lavoro tre giorni prima. Perché mai allora la classifica della gran fondo, pubblicata anche su internet, riportava il piazzamento dell’operaio-ciclista, giunto al traguardo al 397° posto dopo 5 ore, 5 primi e 37 secondi? La difesa, sostenuta dall’avvocato Stefano Pietro Galli, replica  che si trattò di un equivoco. Il lavoratore avrebbe consegnato ad un compagno - come pare sia prassi in queste competizioni in caso di malattia per non perdere punteggio - il proprio microchip che dunque registrò l’arrivo. Ma il dipendente sostiene che quel giorno mai avrebbe potuto infilare la scarpetta e pedalare per ore visto che aveva un piede gonfio e dolorante (solo settimane dopo venne  diagnosticata una frattura). La spiegazione del lavoratore non ha convinto Rfi che ha deciso il licenziamento.

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