mercoledì 24 maggio 2017
I MEDICI BOCCIANO LA SANITA' LOMBARDA ( E VARESINA IN PARTICOLARE )
La rete ospedaliera è insufficiente». L’ennesimo allarme sul sistema sanitario arriva dall’ANAOO, il maggior sindacato di medici ospedalieri. In una lettera inviata alla testata “Quotidianosanità.it” lamentano la carenza pericolosa di offerta di posti letto in Lombardia.
Il parametro standard deciso dalla legge nazionale nel rapporto posti letto per mille abitanti non deve superare 3,7 ‰ comprensivi di 3,0 ‰ per acuti e 0,7‰ per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie.
Per l’ASST Sette Laghi, però, quel dato va rivisto al ribasso: il suo rapporto posti letto acuti abitanti è di 2,80‰ con i conseguenti problemi di sovraffollamento di pronto soccorso e liste d’attesa lunghe: « Viviamo una situazione molto difficile – commenta Ottavio Amatruda rappresentante aziendale di ANAOO – qui sono anni che si gioca al risparmio. Abbiamo un rapporto letti/abitanti tra i più bassi e un carico di lavoro molto grande grazie anche alle alte specialità. Siamo punto di riferimento del territorio ma anche per utenti lombardi e da fuori regione. Vedo difficoltà in tutti i reparti, soprattutto le chirurgie sono costrette a fare i conti con il blocco per alleggerire il pronto soccorso: non riescono a fare programmazione. Non si assumono medici, le stabilizzazioni pressoché inesistenti. Non si sostituiscono i pensionamenti, le gravidanze: tutti i reparti, chi più chi meno, sono in sofferenza. E la cosa più preoccupante è che non si hanno risposte. Quando io sono arrivato a Varese c’erano Trombetta e Salvatore: con loro si ragionava, si progettava, c’era il confronto. Certo, i tempi sono cambiati, ma qui si rimbalza sempre contro un muro di gomma»
Negli ultimi 15 anni, l’ospedale varesino ha visto assottigliarsi il numero di posti letto: dei 1410 accreditati nel 2002 accreditati attualmente sono attivi 678 oltre a un centinaio impiegato con funzioni diversi: subacuti, riabilitazione o diurni.
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