venerdì 14 aprile 2017

ITALIA/SVIZZERA -Riflessione di Matteo Inzaghi che condividiamo !

L'anno scorso, gli spettacolari vigneti terrazzati del Lavaux sono stati al centro di una battaglia che ha visto ambientalisti e viticoltori scontrarsi sul limite dello sviluppo autorizzato su un sito Unesco.

Apprendo da #Confartigianato che lunedì il Gran Consiglio del Canton Ticino ha approvato una modifica sostanziale della legge sugli appalti pubblici. In pratica, le imprese italiane non potranno più partecipare al 90% delle gare riferite al settore dell'edilizia. Ora: senza entrare nel merito della scelta elvetica e in attesa di capire quante siano le nostre imprese coinvolte (e quindi danneggiate) da questa preclusione, mi chiedo: i politici che da mesi dicono di essere "sul pezzo" in tutto ciò che ha a che fare coi rapporti tra l'Italia e la Svizzera non ne sapevano niente?

 Da mesi mi sento snocciolare i tanti, entusiasmanti, "tavoli di confronto", "cabine regia", "protocolli", "intese", "foto ricordo" e così via... Se per lo meno ci avessero avvisato: "La Svizzera vuole muoversi così, vedremo di discuterne", sarei meno spiazzato. Ma oggi mi domando: quando si vedono, di che parlano? E poi: anziché presidiare i valichi di montagna, non sarebbe stato meglio presidiare la legge sugli appalti?

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