giovedì 30 marzo 2017

LA MADDALENA-CHIUSURA PUNTO NASCITE E PARTO A OLBIA :LE FUTURE MAMME SONO PREOCCUPATE !



LA MADDALENA - La data del parto si avvicina. E ogni foglio che strappa dal calendario fa da moltiplicatore alla sua preoccupazione. Stefania Terrazzoni, commercialista di 38 anni, tra una manciata di giorni diventerà mamma. Ma la bambina che cresce nel suo grembo le ha fatto capire che potrebbe non rispettare i tempi calcolati a tavolino dai medici. Stefania è pronta ad affrontare il viaggio verso Olbia in ambulanza, secondo il protocollo imposto alle partorienti dopo la chiusura del Punto nascita. Di certo l’esperienza della 23enne Melissa Cosadino, la più piccola del gruppo di mamme isolane unite nella “protesta dei pancioni” non la tranquillizza. «Melissa è giovanissima ed era al primo parto – racconta Stefania –, ma il suo travaglio invece che dieci ore è durato solo tre». La giovane è partita dalla Maddalena alle 19,30. Alle 20,30 era Olbia; alle 20,49 è entrata in sala parto. La bambina è nata qualche minuto dopo le 21. Il parto di Melissa rientrava tra quelli che per la scienza possono essere previsti e calcolati. Ma a madre natura non piacciono proprio schemi e numeri. «La bimba di Melissa ha stravolto ogni pronostico – aggiunge la futura mamma –. Purtroppo il protocollo è molto rigido e prevede che in ambulanza non possa salire nessuno oltre all’ostetrica, in cui ovviamente riponiamo tutta la nostra fiducia. 



Certo l’idea di affrontare il travaglio in ambulanza non mi piace, io soffro anche il viaggio in auto. La cosa incredibile è che dobbiamo affidarci alla fortuna. Melissa è stata fortunata. La Capitaneria ha bloccato il traghetto delle 19,30. Se fosse successo durante la notte ci sarebbero state meno probabilità che fosse in banchina. Le corse sono ogni ora». Nel caso di Melissa, come spiega la Assl di Olbia, il protocollo di emergenza ha funzionato alla perfezione. «Sono stati loro a metterci paura per il parto – aggiunge Stefania –. Ci hanno detto che il Punto nascita della Maddalena non era sicuro per gestire le eventuali complicazioni legate al parto. Non mi sembra che sia però più sicuro che queste complicazioni si manifestino in ambulanza. E comunque sia, se per caso al Paolo Merlo dovessero presentarsi due urgenze in contemporanea, di cui una un parto, ci sarebbe solo un anestesista. Ci dicano la Regione e il Governo se questa è sicurezza»( La Nuova Sardegna )

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