domenica 5 marzo 2017

IL SUPPOSTO RITARDO POSTALE SALVA UN TERREMOTATO_NO SOLDI ALLA REGIONE

I ritardi di Poste italiane "salvano"  il terremotato: non restituirà i soldi

La Regione Fvg  gli aveva chiesto indietro i soldi percepiti per la ristrutturazione di una casa a seguito del terremoto del 1976
Una vicenda di quasi 41 anni fa, che aveva avuto diramazioni anche penali. Per  evitare la restituzione del denaro, uno dei terremotati si è rivolto al Tar di Trieste. L'elemento portante del ricorso riguardava il fatto che la raccomandata del 2001, con cui il Comune sollecitava le documentazioni, non è mai arrivata. I giudici triestini si sono allora rivolti a Poste italiane per chiedere la prova. Dopo mesi di vana attesa, nei giorni scorsi c'è stata la sentenza: siccome Poste non ha risposto, non esiste documentazione che attesti in modo inequivocabile la comunicazione del Comune.

Per questo motivo, non si può dimostrare che sono stati interrotti i termini per la prescrizione e il pinzanese ormai non più giovane non sarà costretto a restituire la somma (alcune decine di migliaia di euro).

Letta la motivazione dei giudici del Tar, amministrazione e dipendenti si sono messi alla ricerca della documentazione sparita, con un colpo di scena finale: ieri sono stati ritrovate tutte le pezze giustificative. C'era copia della missiva, della ricevuta della raccomandata firmata dal cittadino e perfino del registro delle spese affrontate dal municipio per l'operazione di spedizione postale. Facile immaginare che il materiale sarà girato ai legali della Regione - il Comune non si era costituito in giudizio - e l'epilogo della vicenda probabilmente si scriverà al Consiglio di Stato.( Il gazzettino )

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