lunedì 12 dicembre 2016

TANTA UMANITA' ALL'OSPEDALE DI ANGERA ( VA )




La grande , significativa ,manifestazione di venerdì scorso tenutasi ad Angera in difesa del locale ospedale ha offerto l’occasione di qualche riflessione .
La prima è un ringraziamento ai promotori del Comitato Spontaneo Permanente per l’Ospedale C. Ondoli per avermi coinvolto in iniziative volte alla tutela della sanità territoriale . Se inizialmente amministratori e politici ( non tutti ) facevano orecchie da mercante o addirittura snobbavano platealmente il Comitato, la ultima partecipazione di tanti politici ed amministratori locali ha evidenziato la giustezza della lotta iniziata ai primi mesi di quest’anno.
A far comprendere l’importanza del mantenimento del punto nascite e della pediatria hanno decisamente contribuito tante mamme( e future mamme ) della zona che non tollerano colpi di mano sulla loro pelle e tanto meno su quella dei loro figli.
Da notare ora il palleggiamento delle responsabilità della chiusura di reparti tanto importanti : c’è chi le attribuisce al decreto ministeriale 70/2015 , chi incolpa la regione Lombardia.
Personalmente attribuisco a Roma e Milano uguali responsabilità : Roma mandante , Milano esecutrice solerte !
A proposito delle mamme battagliere una cosa mi ha colpito durante la manifestazione di venerdì : l’incontro tra le mamme con passeggino e le future  mamme col pancione con l’ostetrica Daniela  .
Man mano che  arrivavano davanti all’ospedale mamme e Daniela si abbracciavano affettuosamente , qualcuna si scioglieva in lacrime . Questi abbracci erano carichi di umanità, di riconoscenza per una operatrice che ha contribuito , assieme all’altro personale , a far sì che le persone, le mamme che si rivolgevano al  nostro nosocomio venissero accolte, rassicurate con professionalità e dolcezza  .
Non dubito che in altri punti nascite ci si comporti diversamente , ma perché cancellare questa umanità che l’ospedale di Angera ha saputo esprimere ?                                                                                                                   Mi sembra che lo slogan della cosiddetta riforma sanitaria lombarda reciti più o meno così : “ la persona al centro della sanità “
Con la chiusura del punto nascite si cancella la persona e tanta umanità .

E sappiamo quanto questo tipo di umanità sia oggi merce rara .

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