Dopo gli annunciati aumenti di gas, energia elettrica ecco gli aumenti dei pedaggi autostradali ,per gentile concessione del governo Gentilenzi che regala 20 miliardi alle banche di soldi nostri .
Questo l’elenco completo degli aumenti tariffari:
Asti-Cuneo S.p.A. 0,00%; ATIVA S.p.A. 0,88%; Autostrade per l’Italia S.p.A. +0,64%; Autostrada del Brennero S.p.A. 0,00%; Autovie Venete S.p.A. +0,86%;Brescia-Padova S.p.A. +1,62%; Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%; CAV S.p.A. +0,45%; Centro Padane S.p.A. 0,00%; Autocamionale della Cisa S.p.A. +0,24%; Autostrada dei Fiori S.p.A. 0,00%; Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. +1,50%; Tangenziale di Napoli S.p.A. +1,76%; RAV S.p.A. +0,90%; SALT S.p.A. 0,00%; SAT S.p.A. +0,90%; Autostrade Meridionali (SAM) S.p.A. 0,00%; SATAP S.p.A. Tronco A4 +4,60%;SATAP S.p.A Tronco A21. +0,85%; SAV S.p.A. 0,00%; SITAF S.p.A. 0,00%; Torino – Savona S.p.A. +2,46%; Strada dei Parchi S.p.A. +1,62%; Bre.be.mi. +7,88%,TEEM +1,90% e Pedemontana Lombarda +0,90%.
“Niente riduzione di tasse ma ancora aumenti tariffari dove spiccano Autostrade e energia elettrica, gas e benzina – commenta Dario Balotta presidente ONLIT Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Trasporti. I prodotti nazionali saranno meno competitivi a causa dell’incremento dei costi del trasporto. Così si tagliano le gambe alla ripresa. Sulle vecchie autostrade il traffico è in netta crescita, gli addetti sono in continua diminuzione, gli ammortamenti completati, gli investimenti promessi (in cambio degli aumenti tariffari) non sono mai stati realizzati e nonostante questo il Governo autorizza aumenti medi dell’1,5%. Per questi motivi gli aumenti sono ancor più ingiustificati”
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