martedì 22 novembre 2016

CONVIENE ANCORA MANTENERE il POLO MATERNO-INFANTILE al DEL PONTE ?


Foto Ospedale Filippo Del Ponte Varese
Pensiamo che l'idea di creare a Varese un POLO MATERNO-INFANTILE sia da considerarsi lodevole. Non capiamo però perché lo si sia voluto realizzare ad ogni costo all’Ospedale Del Ponte e non nell'area dell'Ospedale di Circolo, dove per diversi e documentati motivi di efficienza e funzionalità sarebbe stato più logico collocarlo .
Abbiamo letto nel corso degli anni molti commenti positivi di genitori che hanno apprezzato la professionalità del Personale Sanitario, medico e paramedico, con cui sono stati curati i piccoli pazienti presso le Divisioni di Pediatria e Patologia neonatale del Del Ponte. Nessuno ne ha mai dubitato. Ora vorremmo porre una domanda a questi genitori e a tutte le persone che hanno condiviso e difeso l'OSPEDALE DEI BAMBINI, nonché ai tanti benefattori privati ed ai personaggi dello spettacolo e dello sport che a vario titolo hanno contribuito a sostenere tale iniziativa: pensate che la professionalità e la competenza del personale medico e paramedico sarebbero state diverse se il Polo Materno-Infantile fosse stato creato nell'area dell'Ospedale di Circolo ? 

Ovviamente NO, ma intanto: 1) Si sarebbero risparmiati tantissimi soldi, abbattendo o ristrutturando qualche vecchio padiglione al Circolo anziché costruire l’attuale invasivo monoblocco e demolire lo storico Padiglione Vedani al Del Ponte; 2) Non ci sarebbero stati tanti disagi per i pazienti e i loro familiari dovuti ai trasferimenti (spesso anche pericolosi) all’Ospedale di Circolo di bambini e di donne (perché è bene ricordare che ci sono anche le Divisioni di Ostetricia e Ginecologia) per indagini e cure specialistiche non presenti al Del Ponte; 3) il POLO MATERNO-INFANTILE avrebbe potuto godere di almeno un po' di spazio verde intorno; 4) Non ci sarebbero stati problemi di parcheggio; 5) Ora non sarebbero necessari tanti altri soldi per creare “doppioni”, cioè per dotare il POLO di tutte quelle funzioni specialistiche col relativo personale e apparecchiature necessarie in gran parte già presenti presso l’Ospedale di Circolo.
Ma vi rendete conto di quanti soldi pubblici si dovrebbero ancora spendere per rendere “autosufficiente” il complesso PEDIATRICO-OSTETRICO-GINECOLOGICO al Del Ponte?
Sarebbe interessante conoscere qualche risposta dai Cittadini di Varese e dai politici che con tanta insistenza hanno voluto questo faraonico progetto. Ed anche da parte dei responsabili della Fondazione “Ponte del Sorriso” che, non è chiaro per quali motivi, con ostinazione ha sempre sostenuto i politici che hanno ideato il progetto e voluto la sua realizzazione al Del Ponte anziché all’Ospedale di Circolo dove per mille motivi avrebbe trovato una più razionale e idonea collocazione.
Giovanni Dotti e Martino Pirone

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