Se da una parte la Protezione Civile da due giorni ha chiesto di cessare la raccolta di viveri ed indumenti in quanto già abbondantemente presenti in loco , dall'altra esiste una realtà più difficile da soccorrere in quanto più peculiare .
Infatti sono circa mille le aziende agricole che si trovano nell'area colpita dal terremoto del Centro Italia e, con le scosse che si susseguono salgono a milioni di euro i danni provocati nelle campagne.
La situazione attuale vede stalle, fienili e casolari lesionati o distrutti, macchinari inutilizzabili, energia elettrica in tilt, animali morti sotto le macerie o dispersi ma anche campi abbandonati, frane e smottamenti e strade rurali distrutte che impediscono la consegna di latte e prodotti deperibili.
Sono necessari foraggi, mangimi, generatori di corrente, carrelli per la mungitura, pali e filo elettrificato per le recinzioni ma ci sono difficoltà per accudire gli animali dove le persone sono state costrette ad allontanarsi e si temono azioni di sciacallaggio nelle aziende agricole isolate.
E' quanto rilevato dalla Coldiretti .
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