domenica 24 luglio 2016

" calciatore pulcino " ( 8-10 anni ! ) scartato con lettera, a lui indirizzata, perchè non abbastanza competitivo _ PAZZESCO !

10 anni, scartato con una lettera Gaetano Scirea ?

La notizia  , pubblicata su La Gazzetta di Parma è riportata stamani anche dal Corriere della sera .


La lettera
«Signor direttore, le scriviamo per raccontarle quanto è accaduto a nostro figlio alcuni giorni fa: è un bambino di 10 anni appena compiuti, e sino a poche settimane fa era iscritto a una società sportiva affiliata Figc».
Comincia così l'accorata lettera di due genitori (omettiamo i nomi per tutelare il bambino) arrivata in redazione.
«Da poco più di due anni - proseguono - giocava con passione e divertimento presso la società Juventus club che è Scuola Calcio Figc, patrocinata dal Comune di Parma. Ai primi di luglio però, troviamo nella cassetta della posta una lettera indirizzata a nostro figlio, da parte della Direzione Sportiva con tanto di logo Juventus club, Figc, Coni-Settore Giovanile e Scolastico».
La lettera, che riportiamo qui a fianco, comunica al bambino che per la prossima stagione non «rientrerà nei quadri tecnici della società». Tagliato, insomma.
«Essendo presente nostro figlio quando abbiamo letto la lettera - proseguono i genitori- lei può immaginare la reazione di un bambino che ha appena saputo d'essere stato separato dai propri compagni di squadra: ha pianto molto senza capire come mai e soprattutto si è sentito ingiustamente escluso e giudicato. Noi ci chiediamo, come si possa fare della macelleria sociale e pensare di mandare delle lettere a dei bambini (perché da informazioni che abbiamo da altri genitori, la lettera è stata mandata ad altri bambini più o meno della età di nostro figli) senza rispettare i diritti riportati e ribaditi dalla Figc e nella carta dei diritti del bambino allo sport dettato dall'Unicef. Amareggiati per l'ingiustizia che ha subito un bambino, abbiamo deciso di non fermarci qua, e scrivere contestualmente ai vertici della Figc provinciale e Regionale Emilia Romagna, all'Assessore allo sport del Comune di Parma, alla Juventus di Torino, per esporre quella ignobile lettera, e far sì che i fautori si vergognino un po' ogni volta che invieranno ancora lettere ai bambini».


La delusione
Da noi contattata, la mamma completa il suo sfogo: «Mi chiedo quale principio educativo stia alla base un comportamento del genere. Stiamo parlando di bambini di dieci anni. Come genitori abbiamo anche partecipato alle attività del club, aiutato a preparare le feste, mio marito ha svolto varie mansioni, insomma, non ci saremmo aspettati questo trattamento. E neanche mio figlio, il quale addirittura era convinto di essersi comportato bene sul campo. Dalla squadra dei Pulcini 2006 dello Juventus Club cinque ragazzi sono passati al Parma e sei, compreso mio figlio, non sono stati confermati. E questo per fare spazio a un gruppo di ragazzi nuovi. La società avrà anche diritto di fare le sue scelte ma credo ci debba essere più chiarezza quando si tesserano i bambini anche perché i genitori possano valutare i pro e i contro a fronte di certe strategie societarie. Invece si sente tanto parlare di progetti educativi, di valori, ma sono cose che restano sulla carta. E mi chiedo perché la Figc, e anche, in questo caso, la Juventus di Torino, non controllino l'attuazione dei buoni propositi. Attendo risposte».
Sarebbe un peccato adesso che il ragazzo non giocasse più.
«No, speriamo che questo non avvenga. I suoi cinque compagni hanno trovato un'altra squadra, lui, che fa anche judo, adesso è avvilito, ma probabilmente sceglierà di andare a giocare nella squadre del nostro paese.

Nessun commento:

Posta un commento

LASCIA UN TUO COMMENTO