
Dodici ore di lavoro per pochi euro al giorno, nei campi in ciabatte in pieno inverno e anche punizioni corporali: è il drammatico quadro emerso da una maxi operazione contro lo sfruttamento del lavoro nero di cittadini extracomunitari nelle aziende del Chianti fiorentino. L'operazione è stata coordinata dalla Procura di Prato ed ha portato ad una trentina di perquisizioni tra le province di Prato e Firenze.
In tutto sono stati consegnati dodici avvisi di garanzia. Indagati anche tre commercialisti pratesi.
È stata la Fondazione Opera Santa Rita ad accorgersi dello sfruttamento di alcuni richiedenti asilo ospitati nella ex scuola Santa Caterina. Due migranti hanno fatto partire la denuncia contro gli sfruttatori .
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