CAGLIARI. «Licenziata perché sono rimasta a casa con mio figlio di nove anni che stava male». Roberta Massoni, segretario regionale del Sul (Sindacato unitario lavoratori-Coordinamento portuali), ha spiegato in una conferenza stampa perché dal 10 maggio 2016 non è più dipendente della Clp, la Compagnia lavoratori portuali. «L'interruzione del mio rapporto di lavoro è solo l'atto finale di un periodo di intimidazione partito due anni fa, da quando i lavoratori si sono organizzati attraverso il sindacato», ha sottolineato Massoni che, nel 2014, aveva denunciato di aver trovato sulla sua auto un biglietto con minacce: «Pensa a quello che fai. Oggi biglietto, domani fuoco».
La sindacalista ha parlato di «intimidazioni prima velate e poi frontali» e ha mostrato la lettera di «licenziamento per giusta causa, vista la gravità dei fatti a lei addebitata nel corso del tempo», ricevuta il 10 maggio 2016. Una lettera, dice lei, preceduta da altre tre di richiamo «per assenza dal lavoro in un turno notturno che non potevo ricoprire, ma solo perché mio figlio non stava bene, e in ogni caso avevo avvertito che non mi sarei presentata».( Da La nuova sardegna )
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO