la dieta mediterranea si conferma come una tra le principali alleate nel contrasto al diabete: gli studi presentati al congresso di Rimini ne hanno dimostrato non solo gli effetti anti-infiammatori, ma anche quelli “ringiovanisci-arterie”. «La dieta costituisce un vero strumento terapeutico che affianca la terapia farmacologia durante tutto il decorso della malattia diabetica» commenta il neo presidente Sid(Società Italiana di Diabetologia ), Giorgio Sesti. «I benefici della dieta non sono solo quelli di controllare il possibile aumento di peso – precisa - ma anche quelli di migliorare il controllo glicemico e di prevenire eventi cardiovascolari attraverso la riduzione dei fattori di rischio come i lipidi o la pressione arteriosa. La dieta non significa sempre privazione di gusto o dieta fortemente ipocalorica. Un ottimo esempio di alimentazione sana, variata e vicina alle nostre preferenze è la dieta mediterranea». Per chi ancora avesse bisogno di un promemoria, si tratta di un’alimentazione ricca di fibre provenienti da ortaggi, frutta e cereali non raffinati e povera di grassi di origine animale; privilegia l’uso dell’olio d’oliva rispetto a burro; via libera a frutta e verdura, soprattutto verdura a foglia (bieta, spinaci, broccoletti e cicorie, compresi i radicchi) e ortaggi a radice (carote, barbabietole, rape), ma anche pomodori e carciofi, veri e propri alimenti nutraceutici; quanto ai carboidrati sono da prediligere vegetali, legumi, frutta e cereali preferibilmente integrali, mentre sono da limitare il consumo di pane bianco (troppo ricco di zuccheri semplici), pizza e pasta. Un suggerimento di immediata utilità pratica e di grande efficacia nel contenimento dei picchi di glicemia dopo i pasti viene da due studi presentati dall’Università di Pisa. Il “trucco” sta nel concedersi un antipasto proteico (per esempio un pezzetto di parmigiano o un uovo sodo) o addirittura nel consumare il secondo prima dei “primi”, in modo da rallentare l'assorbimento dei glucidi. Importante per il contenimento dei picchi di glicemia post-prandiali è anche il tipo di condimento utilizzato: chi sceglie l’olio d’oliva non sbaglia.( H D )
lunedì 9 maggio 2016
DIETA MEDITERRANEA CONTRO IL DIABETE !
la dieta mediterranea si conferma come una tra le principali alleate nel contrasto al diabete: gli studi presentati al congresso di Rimini ne hanno dimostrato non solo gli effetti anti-infiammatori, ma anche quelli “ringiovanisci-arterie”. «La dieta costituisce un vero strumento terapeutico che affianca la terapia farmacologia durante tutto il decorso della malattia diabetica» commenta il neo presidente Sid(Società Italiana di Diabetologia ), Giorgio Sesti. «I benefici della dieta non sono solo quelli di controllare il possibile aumento di peso – precisa - ma anche quelli di migliorare il controllo glicemico e di prevenire eventi cardiovascolari attraverso la riduzione dei fattori di rischio come i lipidi o la pressione arteriosa. La dieta non significa sempre privazione di gusto o dieta fortemente ipocalorica. Un ottimo esempio di alimentazione sana, variata e vicina alle nostre preferenze è la dieta mediterranea». Per chi ancora avesse bisogno di un promemoria, si tratta di un’alimentazione ricca di fibre provenienti da ortaggi, frutta e cereali non raffinati e povera di grassi di origine animale; privilegia l’uso dell’olio d’oliva rispetto a burro; via libera a frutta e verdura, soprattutto verdura a foglia (bieta, spinaci, broccoletti e cicorie, compresi i radicchi) e ortaggi a radice (carote, barbabietole, rape), ma anche pomodori e carciofi, veri e propri alimenti nutraceutici; quanto ai carboidrati sono da prediligere vegetali, legumi, frutta e cereali preferibilmente integrali, mentre sono da limitare il consumo di pane bianco (troppo ricco di zuccheri semplici), pizza e pasta. Un suggerimento di immediata utilità pratica e di grande efficacia nel contenimento dei picchi di glicemia dopo i pasti viene da due studi presentati dall’Università di Pisa. Il “trucco” sta nel concedersi un antipasto proteico (per esempio un pezzetto di parmigiano o un uovo sodo) o addirittura nel consumare il secondo prima dei “primi”, in modo da rallentare l'assorbimento dei glucidi. Importante per il contenimento dei picchi di glicemia post-prandiali è anche il tipo di condimento utilizzato: chi sceglie l’olio d’oliva non sbaglia.( H D )
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