

L'una, l'indifendibile, la figlia di papà Boschi, al governo in nome della cricca politico-affaristica toscana che è alle origini della scalata di Renzi. Colei che mette la sua firma sullo stravolgimento della Costituzione ed è fedele esecutrice delle controriforme renziane, nel mentre personifica l'intreccio di interessi su cui poggia il governo e sottoscrive emendamenti che rendono opere strategiche di interesse nazionale le infrastrutture private di un impianto Total. Avrebbe dovuto essere già dimissionaria da un pezzo, ma è ancora lì, senza alcuna vergogna e con molta protervia.
L'altra è Linda Laura Sabbadini, ricercatrice nota in tutto il mondo come pioniera delle statistiche di genere, scientificamente rigorosa, moralmente incorruttibile e politicamente refrattaria ai giri del potere. Fino a ieri era direttrice dell'ISTAT, l'Istituito nazionale di statistica, in ragione delle sue indiscutibili qualità scientifiche e professionali. Oggi è stata rimossa senza motivazioni di sorta, per ordini dall'alto, evidentemente perchè scomoda e non prona alla bugiarda propaganda del governo, così stridente rispetto all'andamento reale dell'economia e dell'occupazione che i dati statistici fotografano impietosamente.
Un altro brutto ed intollerabile episodio di cui il governo Renzi si è reso diretto responsabile. Questo è un governo fanatico (di affari e di potere, altro che del merito!) e pericoloso. Va cacciato, senza se e senza ma.( Gianluca Braciolini )
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