domenica 13 marzo 2016

MORTO SUL LAVORO A TEATRO -

I soccorritori dopo la tragedia

PONTEDERA. Lavorava al nero, senza copertura assicurativa e senza alcuna tutela, Errico Formisano, l’operaio di 37 anni (era nato a Torre del Greco il 30 luglio 1979) morto giovedì pomeriggio travolto dalle scenografie di “Medea”, spettacolo prodotto e distribuito dal Teatro stabile di Napoli e dalla Fondazione Teatro della Toscana, con la regia di Gabriele Lavia. I carabinieri di Pontedera, intervenuti insieme al personale del dipartimento di prevenzione dell’Asl (medicina del lavoro) subito dopo la tragedia, hanno avuto molte difficoltà, considerato anche le reticenze di chi si è trovato a dover ammettere una scomoda verità, nel ricostruire il rapporto di lavoro che l’operaio aveva con l’azienda “Liberato Massimo srl” di San Giorgio a Cremano, una delle più conosciute nel settore dei trasporti per i teatri. In passato la vittima aveva svolto molti altri lavori a tempo determinato, ma da almeno tre anni, stando alle dichiarazioni delle persone che i carabinieri hanno sentito in questi giorni, lavorava in maniera continuativa per l’azienda di San Giorgio a Cremano, anche se non per tutti i periodi il rapporto di lavoro risulta con una formale assunzione e quindi regolarizzato( Il tirreno )

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