martedì 9 febbraio 2016

9 FEBBRAIO 2009 CESSAVA IL COMA VEGETATIVO DI ELUANA ENGLARO



Eluana Englaro nacque a Lecco, in Lombardia, il 25 novembre 1970. Il 18 gennaio 1992, quando aveva 21 anni e si era da poco iscritta alla facoltà di lingue di Milano, Eluana perse il controllo dell’auto mentre ritornava da una festa in paese vicino a Lecco. Colpì un palo della luce e quindi un albero. L’incidente le causò gravissimi danni al cervello e una frattura alla colonna vertebrale. Quando venne raggiunta dai medici a bordo di ambulanza era già in coma da cui non si è più ripresa .

Alle 20.24 del 9 febbraio 2009, il dottor Amato del Monte, primario di rianimazione della clinica “La Quiete” di Udine, telefonò a Beppino Englaro per comunicargli che 15 minuti prima, alle 20.10, sua figlia Eluana era morta dopo 17 anni di coma vegetativo. Tre giorni prima, il 6 febbraio, i medici aveva sospeso l’alimentazione e l’idratazione artificiale che tenevano in vita Eluana. Per ottenere questo risultato, la famiglia Englaro dovette affrontare undici anni di processi, quindici sentenze della magistratura italiana e una della Corte Europea, l’opposizione del governo del mantenitore di donnine  in carica e  le manifestazioni di bigotti cattolici senza umanità.


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