martedì 3 marzo 2015

POSTE : ANCORA NULLA DI FATTO !


Pur rappresentando solo la lista civica Mercallo Possibile , sabato 28  ero a Brebbia in occasione dell’incontro dei sindaci della provincia di Varese ,organizzato per discutere le iniziative da adottare onde impedire la chiusura di alcuni uffici e la riduzione oraria di altri .
Ancora una volta, grazie alla cortesia del sindaco ospite Domenico Gioia ,  ho potuto  portato in questa sede il disagio dei miei concittadini che frequentemente  devono affrontare lunghe, estenuanti code per usufruire di questo servizio pubblico .
Nonostante le proteste apparse anche sui media provinciali, l’ufficio postale di Mercallo continua da mesi  a funzionare col 50% del suo organico effettivo, senza che la direzione delle Poste adotti opportuni provvedimenti .
Con l’eventuale chiusura dello sportello di Corgeno di Vergiate aumenterà il numero di persone che usufruiranno di quello di Mercallo.
Il dibattito ha evidenziato un certo scoramento da parte dei sindaci presenti che hanno dovuto  constatare oltre la mancata adesione di tanti altri colleghi ,anche l’assenza di  segnali positivi  da parte delle Poste dopo la presa di posizione di qualche  settimana fa .
 E’ verosimile che la chiusura ed il ridimensionamento di migliaia di uffici postali faccia  parte di una strategia concordata tra  il governo Renzi  e  Luisa Todini , già eurodeputato di Forza Italia e consigliere RAI in quota Lega-Pdl , designata pochi mesi fa presidente delle Poste dallo stesso capo del governo


Infatti proprio nella relazione finanziaria dello scorso settembre Poste Italiane scrivevano : “Poste Italiane ha avviato un dialogo per condividere con il Governo e le Istituzioni la revisione del sistema delle regole che garantiscano la sostenibilità del servizio postale universale in un contesto di contrazione strutturale dei volumi e di nuovi bisogni dei Clienti da soddisfare”.
Alla luce di quanto sta succedendo non è difficile comprendere che Poste Italiano abbiano condiviso col Governo questi tagli ai pubblici uffici , indifferenti ai disagi che ciò creerà nella popolazione soprattutto anziana .
Quali siano “ nuovi bisogni dei Clienti da soddisfare “ è facile da immaginare : libretti postali, banco-posta, vendita di frigoriferi ….
Solo da una forte mobilitazione unitaria  di sindaci, Province, Regioni e parlamentari potrà impedire il compimento di questo sciagurato disegno.
A proposito di parlamentari è da apprezzare la presenza dell’on.Senaldi , come il fatto che altri parlamentari della provincia di Varese abbiano presentato interpellanze al ministro competente .
Sappiamo che in tutta Italia sindaci e parlamentari si sono mobilitati per impedire la chiusura ed il ridimensionamento di questo servizio pubblico , ma il fatto che il tempo passi senza segnali positivi né da parte della Poste ,né da parte del ministero competente ,la dice lunga di come siano tenuti in considerazione i rappresentanti locali ed istituzionali dei cittadini .

Questa amara considerazione non deve impedire di continuare a battersi affinchè  il disegno antisociale di Poste Italiane sia eliminato : il 13 aprile è vicino .

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