martedì 24 marzo 2015

LETTERA AL MINISTRO POLETTI . " Ma ci faccia il piacere "

Egr. signor Ministro Poletti,
Le scrivo in relazione alla Sua ultima boutade sulla scuola, meglio sarebbe parlare dell’ennesima provocazione. Lei dice che tre mesi di vacanza sono troppi per cui un mese basta e avanza: applausi e facili consensi! Una volta si chiamava demagogia spicciola. Aggiorniamo i conti? Gli Esami di Stato hanno termine verso la metà di luglio (giorno più, giorno meno) mentre gli Esami per saldare i debiti scolastici contratti dagli studenti a giugno, si saldano nell’ultima settimana di agosto (quelli che una volta si chiamavano esami di riparazione, tanto per intenderci). Lei sa sommare e addizionare con esattezza o la Sua insegnante di matematica è morta quando frequentava la seconda elementare?
 La Sua è un’esternazione sui generis tanto per andare sui giornali o è  una provocazione da rispedire al mittente immediatamente? Sta parlando di alunni o di docenti?
Che fa, alimenta o meglio aizza, l’ennesimo tiro al piccione contro quei fannulloni degli insegnanti?
Le piace scatenare una bella e comoda guerra tra poveri dall’alto del Suo scranno?
Lei che è Ministro del Lavoro dovrebbe (ripeto: dovrebbe!) sapere che il Contratto dei Lavoratori della Scuola non viene rinnovato da illo tempore (mi scusi il latinorum). Non sarebbe ora di provvedere anziché esternare senza riflettere?
 Lei che è ministro del Lavoro lo sa che gli insegnanti Italiani lavorano più di tutti i loro colleghi europei percependo gli stipendi più bassi?
Non mi rimane altro che risponderLe alla maniera di Totò: “Ma ci faccia il piacere!!”
E poi, demagogia per demagogia, provi a comparare i suoi emolumenti mensili con la busta paga di un docente e rifletta.

23/03/2015
Giosuè Romano - Insegnante redazione@varesenews.it

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