martedì 24 marzo 2015

CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO DI BOSSI E BELSITO

Umberto Bossi e Franscesco Belsito

Genova. Una truffa sui rimborsi elettorali della Lega Nord per circa 40 milioni di euro, un caso sollevato originariamente da un’inchiesta giornalistica del Secolo XIX del gennaio 2011.
Con questa accusa è stato chiesto il rinvio a giudizio dalla procura di Genova per l’ex segretario della LegaUmberto Bossi e l’ex tesoriere Francesco Belsitoper la presunta truffa sui rimborsi elettorali ai danni dello Stato da circa 40 milioni di euro. Oltre a Bossi e a Belsito, chiesto il giudizio anche per altri tre componenti del comitato di controllo di secondo livello del Carroccio: Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e Antonio Turci.
A chiedere il rinvio a giudizio è stato il pm Paola Calleri che ha ereditato l’inchiesta dalla procura di Milano, che l’ha trasferita per competenza territoriale.
Esiste un’altra tranche della stessa indagine, quella che riguarda il riciclaggio dei fondi elettorali delCarroccio in Africa: l’ex tesoriere Francesco Belsito e i suoi sodali sono indagati con lui per un investimento estero da 5,7 milioni di euro di fondi pubblici dirottati su banche offshore; le accuse nei loro confronti sono a vario titolo di appropriazione indebita, truffa e riciclaggio.
Di questi soldi, una prima “tranche” (circa 1,2 milioni di euro) sarebbe stata stornata «dal conto corrente della Lega attraverso un bonifico in favore della società inglese Krispa Enterprises, della quale Paolo Scala era titolare effettivo, presso la banca di Cipro, somma della quale una parte, pari a 850mila euro è stata restituita a febbraio 2012»; un secondo importo (pari a 4,5 milioni) sarebbe stato trasferito, sempre tramite bonifico, dal conto del Carroccio a quello «intestato a Stefano Bonet presso la Fbme Bank della Tanzania, somma non accreditata per il rifiuto di quest’ultima banca, la quale non aveva ritenuto sufficiente la documentazione allegata, ma restituita soltanto a febbraio 2012».
Nel provvedimento vengono indicate come parti offese la Camera, il Senato e la Lega Nord.
Anche in questo caso della vicenda si occuperà il tribunale di Genova (Il secolo XIX )

Nessun commento:

Posta un commento

LASCIA UN TUO COMMENTO