COMUNICATO STAMPA
In seguito al contenzioso nato per il caso della cava Nidoli Italinerti, inclusa nel Piano cave di Varese, la Commissione Europea, messa a conoscenza della situazione e ritenuto che tale Piano avrebbe dovuto essere assoggettato a VAS (Valutazione Ambientale Strategica), ha aperto un pre-contenzioso minacciando lo Stato italiano di aprire un’infrazione qualora non si giunga a una conclusione che garantisca l’applicazione della Direttiva VAS al Piano.
Per fare fronte a tale situazione, che riguarda oltre alla Provincia di Varese anche quelle di Pavia e Sondrio, è stata concordata una procedura che consiste in una VAS postuma, applicata al piano cave vigente. Al fine di garantire la reale efficacia di quanto emergerà dai procedimenti, si è ritenuto necessario un intervento normativo, che determini la sospensione dell’efficacia dei Piani stessi.
La Giunta della Regione Lombardia, concordando con i Comitati e le Associazioni ambientaliste che questa sia una questione della massima urgenza e importanza, su proposta dell’assessore regionale all’Ambiente Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Maria Terzi, venerdì 12 settembre ha approvato la proposta di Legge:“Adempimenti derivati nei confronti dell’Unione Europea relativi alle attività estrattive di cava” a firma dal Presidente Roberto Maroni. Come prassi, la Proposta di Legge, per poter diventare coattiva, necessita l’approvazione prima in Commissione Ambiente e poi in Consiglio regionale.
Giovedì 18 settembre questa proposta di legge è stata presentata in Commissione Ambiente dall’Assessore Claudia Terzi e dal Presidente Luca Marsico. I Consiglieri della VI Commissione, consapevoli dell’importanza di tale questione, hanno votato all’unanimità.
Trattandosi di una moratoria urgente, avrebbe dovuto essere calanderizzata in tempi rapidissimi presso il Consiglio regionale. Purtroppo ci risulta, invece, che siano sorte incomprensibili e inspiegabili difficoltà nell’inserimento nell’ordine del giorno
I Comitati e le Associazioni si chiedono cosa stia determinando tali cincischiamenti, dopo che Giunta e Commissione Ambiente sono stati così solleciti.
Se non venisse approvata questa legge in tempi brevissimi, la Provincia di Varese sarà costretta a firmare il permesso di scavo per la cava Nidoli Italinerti prima dei risultati della VAS che l’Europa ci impone, con la conseguenza che noi cittadini saremo costretti ancora una volta a pagare onerose e salatissime sanzioni all’Europa.
Verrà estirpata un’intera collina, la Trescale, nella nostra valle della Bevera, la valle che rifornisce l’acqua ad un bacino potenziale di 200.000 abitanti (Varese compresa) e si impedirà di poter aprire nuovi pozzi nell’unica area ancora disponibile di tutta l’alta Provincia di Varese. Si esacerberanno i rischi idrogeologici più a valle, venendo a mancare le idrostrutture che attualmente trattengono le acque.
Chiediamo pertanto alla Regione Lombardia di portare con grande sollecitudine in Consiglio questa proposta di legge così urgente e improrogabile per la nostra alta Provincia di Varese e per i territori della Provincia di Pavia e di Sondrio.
I Comitati e le Associazioni per la difesa dell’acqua di Varese
( Fatta pervenire da Giuliana Andreoli )
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