
Ricorre oggi il World Heart day 2014, la Giornata Mondiale dedicata al cuore e alla lotta delle patologie correlate. Il tema della manifestazione globale di quest’anno è creare “ambienti salutari per il cuore”; inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) lancia il messaggio “ridurre il sale salva vite”. L’Oms, infatti, stima che una riduzione del 30% del consumo globale di questo condimento entro il 2025 può salvare milioni di vite da malattie cardiache, ictus e disturbi correlati, come spiega Oleg Chestnov, Assistente del Direttore Generale dell’Oms per le Malattie Non-trasmissibili e la Salute Mentale.
Le malattie non-trasmissibili, tra cui quelle cardiache e l’ictus, rappresentano la prima causa globale di decesso di questo secolo. Le patologie cardiovascolari sono responsabili di circa 17milioni e 300mila decessi all’anno ed entro il 2030 si stima che il numero sia destinato ad aumentare fino a 23 milioni.
Consumare troppo sale può portare o contribuire all’ipertensione e all’aumento di queste malattie. In media, un individuo consuma circa 10 grammi di sale al giorno, circa il doppio della quantità raccomandata dall’Oms e proveniente da tutte le fonti, inclusi piatti pronti e cibi preparati a casa (si parla di meno di cinque grammi o meno di un cucchiaino da tè al giorno).
Le malattie non-trasmissibili, tra cui quelle cardiache e l’ictus, rappresentano la prima causa globale di decesso di questo secolo. Le patologie cardiovascolari sono responsabili di circa 17milioni e 300mila decessi all’anno ed entro il 2030 si stima che il numero sia destinato ad aumentare fino a 23 milioni.
Consumare troppo sale può portare o contribuire all’ipertensione e all’aumento di queste malattie. In media, un individuo consuma circa 10 grammi di sale al giorno, circa il doppio della quantità raccomandata dall’Oms e proveniente da tutte le fonti, inclusi piatti pronti e cibi preparati a casa (si parla di meno di cinque grammi o meno di un cucchiaino da tè al giorno).
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