martedì 26 agosto 2014

LA PREALPINA ( VA ) " Ipocrisia a secchiate "

La "doccia gelata", infatti, da geniale intuizione si sta trasformando in una gigantesca buffonata, utile soltanto a dare un po' di visibilità a chi se la fa.
Calciatori, bonazze, malati di protagonismo, presunti vip, ne hanno approfittato alla grande ed anche i nostri amati politici non si sono tirati indietro; suscitando l'ovvia indignazione di chi la battaglia contro la Sla la combatte veramente ogni giorno. "Secchiate di ipocrisia", le ha definite Mariangela Lamanna, vicepresidente del Comitato 16 novembre, che raggruppa i malati in Italia, riferendosi chiaramente alla nostra classe politica. Matteo Renzi in primis, che da un lato si "rinfresca" in spiaggia" a Forte dei Marmi e dall'altro, con il suo governo, taglia costantemente i fondi per l'assistenza ai non autosufficienti, di qualunque malattia siano affetti.
Peraltro, la versione italiana dell'Ice Bucket Challange sta producendo, e non è una novità nel nostro Paese, tanto fumo ma poco arrosto: circa 100mila euro la somma raccolta con le centinaia di docce, alcune decisamente patetiche, che ci siamo dovuti sorbire fino ad ora. Come uscire da questo circolo vizioso?
Una proposta l'avrei: introduciamo l'obbligo, dopo la secchiata, di staccare l'assegno e mostrare anche quello su Facebook, Twitter e compagnia danzante (proposta valida anche per chi la doccia se l'è già fatta).
Scommettiamo che nell'arco di qualche giorno, complice l'arrivo dell'autunno, la moda dei "capelli bagnati" finirà nel dimenticatoio? E con essa, purtroppo, anche la "brancaleonesca" crociata italiana contro la Sla.

di Paolo Provenzi [ 26 agosto 2014 ]

CONCORDIAMO !

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