sabato 16 agosto 2014

Da Paola

Purtroppo anche in questo periodo dell’anno, di solito dedicato al riposo, vi è qualcuno che è sempre in attività. 
Al Centro di Prossimità è stata, infatti, recapitata una nuova lettera anonima. Gli operatori Caritas sono stati definiti “sprovveduti” poiché continuano nella loro opera di assistenza ai migranti non meritevoli della nostra attenzione perché tutti delinquenti: nella busta sono stati inseriti i soliti ritagli di giornale al fine di avvalorare tale tesi.
Dopo aver ricevuto una missiva simile alcune settimane fa, ho ritenuto doveroso esporre sulla bacheca della Caritas di Casorate e sulla porta d’ingresso del Centro il seguente comunicato:
“Gentile Signora/e,
la informo che ho ricevuto la sua lettera inviatami presso la mia abitazione. Mi rattrista constatare che vi sono persone che si nascondono dietro l’anonimato, poiché non hanno il coraggio di manifestare apertamente le proprie idee. Desidero rassicurarla che non sono gli insulti o il linguaggio scurrile a intimorirmi, piuttosto l’ottusità e la chiusura mentale che producono, poi, azioni di tal genere. Continuerò con determinazione a sostenere, con l’aiuto degli operatori Caritas, tutti coloro che si trovano in difficoltà senza distinzione alcuna.
Se vuole incontrarmi, sono presente al Centro di Prossimità il sabato mattina dalle ore 10 alle 12. Sarò ben lieta di conoscerla e di ascoltare le sue ragioni.
Cordialmente
Paola Cattoretti”

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