domenica 13 luglio 2014

ANZIANI:LA TRUFFA DELLE POSTE

Incontro per strada. «“Signora ma non si ricorda di me?”, così mi ha detto una donna che ho incontrato venerdì scorso, verso le 17,30, racconta la pensionata, «io le ho risposto che non l’avevo mai vista. Lei mi ha detto: “Ma sono la vicedirettrice delle Poste, non lavoro agli sportelli, ecco perché non mi ha mai visto”. Poi mi ha chiesto: “Ma non ha ricevuto la nostra lettera?”. Infatti, proprio il giorno prima avevo trovato una lettera delle Poste. E lei ha proseguito: “C’è un impiegato che ha fatto un errore e, per questo, abbiamo avuto anche la visita della finanza. Quindi, dobbiamo ritirare tutti i pezzi da 50 e 100 euro”».

Due telefonate finte. Per carpire la fiducia dell’anziana, la truffatrice, occhiali da sole sui capelli raccolti in una coda, vestito intero a fantasia e un golfino bianco sulle spalle, ha fatto finta di telefonare al figlio della pensionata e alla direttrice delle Poste: «Mi ha spiegato che il giorno seguente avrei dovuto riportare i soldi alle Poste in una busta sigillata». Quindi, la truffatrice si è offerta di accompagnare l’anziana a casa per spiegarle meglio come ridare i soldi alle Poste: «Ho detto di no ma, con eleganza, lei ha insistito. Mi ha fatto salire in macchina, un’auto grande e scura guidata da un uomo in pantaloncini corti e accento del nord. Io mi sono seduta davanti; dietro c’erano la donna che ho incontrato per strada e anche un’altra». Nel filmato, infatti, si vede la complice, tenuta sportiva con scarpe da tennis chiare, che suona con insistenza ai citofoni del palazzo.


Busta scambiata con i guanti. «Poi, siamo arrivati a casa e la donna mi ha dato una busta. Io ci ho messo i soldi dentro, l’ho chiusa e l’ho lasciata sul tavolo. Poi, lei si è messa i guanti spiegandomi di essere allergica e mi ha chiesto di mostrarle la carta d’identità per controllare i miei dati». Quando l’anziana si è allontanata per prendere il documento, la truffatrice ha scambiato la busta con un’altra identica: «Non appena tornata con la carta d’identità, la donna aveva molta fretta di andarsene, l’ho accompagnata al portone, mi ha salutato cordialmente e se n’è andata». Più tardi, quando ha telefonato al figlio, l’anziana ha scoperto di essere stata truffata: «Ho aperto la busta e dentro c’erano solo pezzi di carta a quadretti».

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