sabato 12 aprile 2014

CARO VETERINARIO..." LA FATTURA LE SERVE ? "

Caro VETERINARIO, la fattura le serve?




Caro Veterinario,

come sta? Io piuttosto bene e per fortuna anche i miei animali di casa se la spassano egregiamente.
Tuttavia il loro perfetto stato di salute è dovuto, oltre ad una corretta e sana alimentazione, anche dalle visite annuali che effettuano presso il suo ambulatorio medico.

Con la presente infatti, vorrei ricordarle che fra qualche giorno porterò il mio gatto ad eseguire la vaccinazione annuale con visita generale annessa. Tra l'altro, ho già qui accanto a me freschi freschi i 50 euro che mi chiederà come giusto ed equo corrispettivo per la sua prestazione.

Approfitto della sua gentilezza anche per chiederle di soddisfare una mia curiosità rispetto alle sue doti naturali di destrezza e di velocità nel far sparire il danaro dalle mie mani in men che non si dica senza lasciare alcuna traccia, come se la banconota da 50 euro non fosse mai esistita. Ma come fa?

Ad onor del vero, non è sempre stato così.
Ricordo, infatti, non senza un velo di malinconia,  la prima volta che giunsi presso il suo magnifico ambulatorio in cui accolse me ed il mio gatto con la professionalità che le è propria, rassicurandomi sulle buone condizioni di salute del mio animale domestico.

Quando le chiesi il saldo del dovuto, con molta calma e lentezza si sedette alla sua scrivania, prese il blocchetto delle ricevute fiscali e compilò tutti i campi liberi senza particolare fretta. Io, soddisfatto, le porsi i contanti che lei appoggiò sulla scrivania dove rimasero fino a quando non lasciai il suo studio.

A questo primo incontro che, mi corregga se sbaglio, risale a più di tre anni fa, ne sono susseguiti molti altri fino ai giorni nostri. Da allora nulla è cambiato, tranne per il fatto che Lei, e lo affermo con una certa ammirazione, è diventato abilissimo nel far sparire i soldi del corrispettivo della sua prestazione senza lasciare alcuna traccia della loro passaggio e senza emettere alcuna ricevuta fiscale.

Per questo, e mi scuso se approfitto della sua generosità, vorrei domandarle di confidarmi quale tipo di corso ha seguito durante questi anni che le ha permesso di passare da Veterinario che con lentezza e serenità riceve il denaro e rilascia ricevuta fiscale, a Veterinario che in men che non si dica sembra smaterializzare il danaro come un novello Houdini, senza fare alcun accenno  a ricevute fiscali o fatture.

Ho ancora i brividi dall'emozione quando poco tempo fa ho assistito al suo ultimo spettacolo di destrezza: è stato talmente bravo che sono uscito dal suo ambulatorio con il dubbio di non aver pagato. Ma controllando il portafogli e constatando la mancanza sia della banconota da 50 euro, sia della ricevuta fiscale, ricordo di aver pensato con orgoglio tra me e me : " Quanto è diventato bravo il mio veterinario, così veloce a prendere i soldi che stringo tra le mani che manco mi ricordo di averglieli dati. Devo assolutamente informarmi sul corso che ha frequentato per diventare così veloce".

Ora che penso meglio e ripasso mentalmente i nostri incontri, credo che il corso che Lei ha seguito con tanta dedizione, abbia previstodiversi livelli di abilità. Infatti, se la memoria non mi inganna, c'è stato un periodo, durante il quale evidentemente stava ancora sperimentando le tecniche del corso in questione, in cui si denotavano i suoi progressi, ma anche qualche incertezza.

Per esempio: rammenta quando portai il mio gatto per un controllo nel periodo estivo? La parte finale del nostro incontro andò più o meno così:

" Bene, il micio sta bene. Diciamo che ci vediamo direttamente fra sei mesi."
" Ok. Grazie dottore. Quanto le devo?"
" Le serve o non le serve?"
" Cosa dottore?"
"Dico... le serve o non le serve..?"
" Non capisco dottore"
"La fattura! Le serve o no?"

Devo ammettere, e forse non sarà restio a darmi ragione, che in quel frangente era ancora piuttosto goffo nel far sparire i soldi senza lasciar alcuna traccia. Qualche ricevuta fiscale, purtroppo, Le capitava di doverla compilare ancora. Ma, si sa, dagli errori si impara in fretta e così, ora è diventato abilissimo:

" Quanto le devo per la visita?"
"50 euro e arrivederci"

Non le nascondo che per me Lei è fonte di ammirazione: a volte, e un pò mi vergogno, porto anche animali di altri nel suo ambulatorio pur di poter assistere ancora una volta alla magia della sparizione dei soldi con una destrezza che si rinnova ogni volta.

Spero di non averla annoiata con questa mia lunga lettera, e mi auguro di non averla distratta dal suo prezioso lavoro. Mi consenta però di porle due domande che mi premono molto e che catturano la mia curiosità dafan quale ormai mi considero:

1) Quale corso ha seguito per diventare così veloce?
2) A cosa le servono le ricevute fiscali che non rilascia? Le usa forse per pareggiare le gambe della sua scrivania? O forse trovano posto nella sua stanza da bagno al fianco del gabinetto?

Sperando che voglia rispondere alle mie domande anche dal gabinetto, attendo una sue notizie.
                                                                                                                      Distinti Saluti
Jacopo
 (brano tratto dal blog DISTINTI SALUTI)                                                                                                             

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