Un gruppo di ricercatori e docenti del Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano, guidati da Paolo Pileri, ha un progetto di sviluppo economico e territoriale chiamato “Vento“: una sorta di ciclovia lunga oltre 600 chilometri, seguendo il Po da Torino a Venezia: non è questa una delle vere “Grandi Opere” utili per il nostro Paese?
Vento è il diario di un viaggio lungo otto giorni, quelli necessari a cinque progettisti per attraversare l’Italia in bicicletta seguendo il corso del fiume Po, da Torino a Venezia.
630 km per dimostrare la fattibilità di quella che potrebbe essere la ciclabile più lunga d’Italia e una delle più estese d’Europa, un progetto che significherebbe migliaia di nuovi posti di lavoro, green economy, sviluppo sostenibile, ad un costo pari ad appena quello da sostenere abitualmente per soli 2 km di una qualsiasi nuova autostrada.
Un viaggio dalle Alpi all’Adriatico attraverso quattro regioni e lungo tutta la Pianura Padana, che diventa l’occasione per raccontare un pezzo d’Italia da una prospettiva inedita. Un road movie su due ruote tra città d’arte, paesaggi e persone profondamente cambiati in questi ultimi 50 anni.
E’ il Politecnico di Milano (Dipartimento di Architettura e Pianificazione) ad aver messo a punto il progetto “VENTO”, una nuova strada lungo il Po che collegherebbe Venezia e Torino. Ma pensata solo per il passaggio di biciclette. Secondo i progettisti, sarebbe un importante volano per l’attrattiva turistica e, quindi, per l’economia del nord Italia.( Da Salviamo il Paesaggio )
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