Non guardo il
festival di Sanremo
Egregio Direttore,
nulla è cambiato per quanto
riguarda la cattiva amministrazione della RAI, nonostante le denunce avanzate
nel corso degli anni da tantissimi Cittadini, come anch’io ebbi a scrivere
oltre due anni fa con la lettera che di seguito riporto, anzi vi è stato e vi è
un continuo e spregiudicato sperpero di denaro pubblico. Ad esempio non capisco come la RAI sia
riuscita a drogare tanti telespettatori per far loro digerire una trasmissione
stupida come quella dei “pacchi”, dove senza dover dimostrare la più che minima
capacità si possono vincere decine o centinaia di migliaia di euro. Sarebbe di
uguale interesse se in detta trasmissione ci fossero delle scimmie che devono
indovinare in quale pacco ci sono le banane !
Per quanto riguarda il festival continuerò a non guardarlo come faccio
da alcuni anni, e cioè da quando ho saputo il suo spropositato costo.
Quest’anno il costo è di 18 milioni di euro, di cui 11 coperti dagli sponsor e
7 dal Comune di Sanremo. Gli sponsor ed
il Comune di Sanremo da chi li prendono ? Quindi soldi di noi consumatori,
anche un bambino lo capirebbe !!
(segue lettera del dicembre 2011)
“La Rai affonda in un
mare di debiti, ma… !!
Egregio Direttore,
su un quotidiano nazionale del 18/12/2011 è
stata riportata l’ennesima dettagliata inchiesta sulla cattiva, assurda
gestione di una grande azienda pubblica italiana quale è la RAI. Rileviamo che il deficit è aumentato anno dopo
anno e che nessun Presidente, Amministratore Delegato, Consiglio di
Amministrazione, anche se pagati con stipendi strepitosi, sono stati capaci di
correggere.
Chi ha stabilito di assumere un Minzolini per 550mila euro l’anno, di
sottoscrivere un contratto che riconosce a Sgarbi un compenso di 700mila euro
l’anno per un programma trasmesso per
una sola puntata (a causa dello scarso interesse del pubblico), o chi ha
riconosciuto ad un Giuliano Ferrara 1 milione e mezzo di euro per i cinque
fumosi minuti di “Radio Londra”, ed ancora chi ha deciso di pagare a Pippo
Baudo, in panchina, 1 milione di euro l’anno, per non parlare delle munifiche
elargizioni a Fabio Fazio, Roberto Benigni ed altri, merita di essere bandito
da ogni pubblico impiego, incarico politico e/o di amministratore di una
azienda di pubblico interesse e, se fossimo in altra epoca, meriterebbe di
essere fustigato in piazza. Cose da pazzi in un’epoca di una così grave
crisi economica e finanziaria del Paese.
A parte il disgustoso comportamento dei
precedenti Governi che nulla hanno mai fatto per abolire o correggere questi
abusi e soprusi, ciò che sorprende è che nemmeno l’attuale Governo vi ha messo
mano. “Mamma RAI” sarà pure soggetta al
controllo di un Ministro o no ? …. E allora… cosa o chi aspettiamo ? il Giudizio Universale o la Rivoluzione
?
Sono inoltre da biasimare quei politici e
qualche pseudo-economista od opinionista che tentano di giustificare le
favolose retribuzioni ad alcuni conduttori televisivi per l’elevato indice di
gradimento che riscuote la trasmissione e che ciò comporta conseguentemente un
cospicuo introito dalla maggiore pubblicità commerciale. Nulla di più errato, almeno per la
stragrande maggioranza degli italiani, perché con tale teoria si apre una
spirale che danneggia i consumatori.
Difatti l’azienda commerciale più investe in pubblicità e più vende, più
vende e più investe in pubblicità, ma nel contempo ciò comporta un maggiore
costo del prodotto che si riversa sul consumatore.
Il pareggio di bilancio la Rai lo deve
raggiungere risparmiando milioni e milioni di euro da certi stipendi degli
amministratori ed alti dirigenti, da tanti rimborsi e privilegi loro
accreditati, da certi contratti da sogno, e facendo pagare il canone ai 5 milioni
di utenti evasori. Spero che il
Governo Monti ci metta presto una pezza.”
16 febbraio 2014 Martino Pirone
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