Entro il mese di gennaio il Governo proporrà un decreto legge o qualcosa di simile focalizzato sul rilancio del turismo in Italia. Il primo criterio che Governo e Parlamento dovrebbero adottare è ciò che ha reso prospero il Trentino e il Sud Tirolo: l'integrazione tra Ricerca e Innovazione nel settore agricolo, in quello artigianale, nei trasporti, nelle infrastrutture civili, negli impianti sportivi, nel turismo, il tutto in stretta connessione con l’università. Il turismo è un catalizzatore di energie umane e materiali se viene posto al centro di una strategia che si basi sulla creazione di Reti di Eccellenza integrate.
Per l’Italia l’Europa politica è una grande opportunità: un unico Paese di 500 milioni di persone al quale proporre esperienze memorabili, dall’arte alla cultura, dal cibo alla moda, dalla storia al design. Si tratta di diventare davvero Glocal: pensare globale, agire su scala locale.
Dobbiamo diventare un unico Parco a Tema Multimediale, da Bolzano a Palermo, da Udine ad Aosta, creando un’infinità di prodotti turistici specifici, all’insegna dell'enogastronomia locale e responsabile, affinché il mondo oltre che l’Europa torni a visitare l’Italia.
Ci vuole una strategia nazionale per facilitare l’accesso, dagli aeroporti alle strade alle ferrovie, all’insegna
- della Mobilità Dolce all’interno dei borghi turistici
- della prenotazione obbligatoria per poter visitare Venezia, Roma, Firenze ma anche Sirmione e Taormina
- di una segnaletica multilingue, anche attraverso le nuove tecnologie iPad, iPod, iPhon
- della realtà aumentata come strumento per comunicare immediatamente sul territorio con chiunque disponga di uno strumento di comunicazione mobile
Tutto ciò può funzionare solo se
- il Turismo diventa ufficialmente un’attività Export Oriented, riconosciuta e promossa come tale
- l’Enit, integrata con l’Ice, diventi il vero strumento di promozione del turismo all’estero a partire dai mezzi finanziari di cui deve disporre
Perché ciò avvenga, il Parlamento deve mettere mano immediatamente alla riforma del Titolo V della Costituzione per rivedere profondamente la piena potestà sul turismo attribuita alle Regioni redistribuendola tra Regioni e Cabina di regia centrale, vale a dire un Ministero del Turismo con portafoglio che inglobi la cultura all’opposto di quanto è avvenuto finora. In Sud Tirolo è stato un personaggio dotato di due lauree in agricoltura, conseguite a Vienna e a Firenze, Luis Durnwalder, che ha saputo sviluppare anche il patrimonio culturale del territorio, basti vedere il parco botanico e il museo del turismo di Trauttmandorf, il Museo archeologico di Bolzano, il Museo di arte moderna di Bolano solo per citare tre eccellenze, idem in Trentino con il Mart di Rovereto. Pragmatismo e concretezza, please!
Renato Andreaoletti -direttore di Hotel Domani -Responsabile di " Votiamo il turismo "
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