Sembrava si fosse conclusa positivamente la manifestazione degli ammalati di SLA davanti al ministero che è costata la vita a Raffaele Pennacchio : il 5 novembre una delegazione di ammalati avrebbe dovuto incontrarsi col ministro Lorenzin per definire gli ultimi dettagli dell'accordo ,ma sembra che il governo Letta abbia modificato la sostanza di ciò che erano riusciti a strappare .
Il segretario del Comitato 16 novembre onlus, Salvatore Usala, annuncia un nuovo presidio davanti al ministero dell'Economia, a Roma, per giovedì 20 novembre. "Saremo in sciopero della fame e della sete totale, giorno e notte - promette - e staccheremo i nostri respiratori in diretta tv, senza più ricaricare le batterie che ci consentono di vivere".
"Adesso siamo fortemente arrabbiati, sinora abbiamo concertato, ragionato, accettato promesse e prese in giro. Basta! Siamo stufi. Non potete immaginare cosa significa stare a letto 24 ore su 24, non parlare, non mangiare, non vivere. E i nostri cari sono prigionieri in casa con noi che combattono con le nostre crisi respiratorie. Questa volta - assicura il segretario del Comitato - siamo decisi più che mai, sentiamo sulle nostre carni, già fin troppo martoriate dalla malattia, la morte del nostro compagno di lotta che, col vostro menefreghismo, continuate ancora ad ignorare. Se non vi è bastato vedere come muore un uomo vero, vi concederemo il bis e il ter".
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO