
Sono passati 31 anni da quel 14 novembre in cui Cosa Nostra uccise Calogero Zucchetto, poliziotto di strada impegnato a stanare latitanti. Nonostante la giovane età (aveva solo 27 anni), Zucchetto stava ottenendo ottimi risultati sul fronte della repressione del crimine organizzato, e questo Cosa Nostra non poteva sopportarlo. Il suo amore per la giustizia, la sua umiltà e il suo straordinario senso dello Stato devono fare da guida, da punto di riferimento, per chi oggi indossa la stessa divisa e si trova a dover fronteggiare lo stesso fenomeno criminale. Le figure di uomini come Zucchetto vanno ricordate quotidianamente affinché il loro sacrificio non risulti vano. Oggi ricorrono anche gli anniversari delle uccisioni di Martino Luverà, operaio trentatreenne ucciso per sbaglio a Palmi nel 2010 e di Maria Stella Callà, dipendente del settore amministrativo del carcere di Locri, assassinata nel 1988 da un ex detenuto con il quale aveva rifiutato di intrattenere una relazione sentimentale. -
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