lunedì 21 ottobre 2013

LIPU : NO AI RICHIAMI VIVI -

No ai richiami vivi

Contro la cattura e la detenzione di uccelli
come "esche" per l'attività venatoria

Vengono catturati e tenuti in gabbia con un unico scopo: cantare, durante la stagione venatoria, per attirare i loro simili e permettere ai cacciatori di cacciarli. E così, piccoli uccelli migratori come i merli, le allodole, le cesene, i tordi, sono tenuti una vita intera al buio, in luoghi spesso freddi e umidi, con poca aria, luce e igiene, in anguste gabbie dove è impossibile volare e un movimento di troppo può causare traumi o ferite. La percezione del cambiamento di stagione e i ritmi giorno/notte sono sconvolti. Gli uccelli che sopravvivono all'atrofizzarsi degli arti e allo sconvolgimento comportamentale rischiano di non tornare a volare liberi, mai più.
Oggi detenere gli uccelli come richiami vivi è permesso.
Aboliamo questa pratica cruenta.
Salviamo gli uccelli da una simile tortura restituendo loro la libertà!

FIRMA SUBITO LA NOSTRA PETIZIONE

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Presidente della Camera dei Deputati
I SOTTOSCRITTI CITTADINI
anche ai sensi dell'articolo 50 della Costituzione
("Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità").
PREMESSO CHE:
  • l'utilizzo degli uccelli a fini di richiamo per l'attività venatoria è tutt'ora consentito dalla legge statale n. 11 febbraio 1992 n. 157;
  • si tratta di una pratica cruenta che prevede la cattura e la detenzione di uccelli con l'obiettivo di utilizzarli, nelle attività di caccia, per attirare altri uccelli;
  • la cattura degli uccelli, a scopo di richiamo, avviene in modo violento e spesso con metodi non selettivi, in modo che nelle reti da cattura finiscano anche specie altamente protette e non catturabili;
  • la detenzione dei richiami vivi è una condizione di forte violenza sugli uccelli, costretti in gabbie minuscole per tutta la vita, in ambienti bui per lunghe fasi dell'anno, con gravi danni fisici e comportamentali;
  • nell'utilizzo dei richiami vivi si verificano molti fenomeni di illegalità, come ad esempio la rimozione degli anellini di riconoscimento posti intorno alle zampe degli uccelli e la sostituzione degli uccelli stessi con altri esemplari catturati illegalmente;
  • l'utilizzo dei richiami vivi rappresenta una pratica ormai inaccettabile per la cultura contemporanea, sempre più attenta alle esigenze della natura e al rispetto degli animali.
CHIEDONO
  • il divieto di ogni forma di utilizzo degli uccelli come richiami vivi, siano essi provenienti da cattura che da allevamento;
  • di conseguenza, il divieto di ogni forma di impianto finalizzato alla cattura nonché di allevamento di uccelli a fini di utilizzo come richiami vivi;
  • la previsione che l'utilizzo di uccelli come richiami vivi sia considerata una forma di maltrattamento e come tale adeguatamente sanzionata;
  • la denuncia a fini di registrazione di tutti gli animali attualmente detenuti come richiami vivi, la loro liberazione qualora se ne accertino le condizioni idonee per un ritorno alla libertà in natura e la consegna alle autorità preposte degli esemplari non liberabili.
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*I residenti all'estero possono inserire 00000 per CAP ed EE per la provincia
Ho letto l'informativa sulla privacy e autorizzo la LIPU al trattamento dei miei dati personali.

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